fonte : ilcannocchiale.it
La Bibbia del Diavolo
Premessa
National Geographic lo scorso venerdì 10 aprile ha proposto il documentario sulla "Bibbia del diavolo" redatta da un monaco benedettino. NAT Geo non è nuova a contribuire a scoperte importanti, e a divulgare gli esiti della ricerca, i cui contributi sono ormai apprezzati da gran parte degli storici al di quà e al dil à dell'Atlantico.
Al momento gli esperti del team dei paleografi che hanno visionato il Codex biblico (è consultabile online, e più sotto rinvio ai links) concordano che è opera di un singolo redattore.
Quali ipotesi si possono dedurre? Opera diabolica oppure opera d'ingegno superiore? Chi è a digiuno di Paleografia e Diplomatica, le scienze che si occupano dello studio dei manoscritti antichi e delle epigrafi, ignora che nei Codex sono presenti numerosi errori di redazione, quelli che oggi noi chiameremmo refusi di stampa: ebbene il team è unanime nel sostenere che il Codex di Gigas non presenta errori. Dunque il redattore non era un monaco qualsiasi, ma era un letterato. Altra ipotesi fatta è che alcuni disegni (miniature del codex) non sarebbero conformi ai cliché comuni nel medioevo (soprattutto quelli inerenti angeli e diavoli), personalmente lo considero un fatto irrilevante dato che i moltissimi codex biblici in nostro possesso difformano dall'area geografica in cui furono redatti. Codex di area mediterranea sono difformi dai Codex di area nordica, e quello di Gigas rientra nella seconda area di creazione. All'interno del Codex primeggia una gigantografia mostruosa di un demone,(vedi foto sopra) in antitesi però a una altra immagine: quella del paradiso.
Ecco i links da cui si può consultare il Codex digitalizzato:
http://www.kb.se/codex-gigas/Svensk-Codex-Gigas/short/ (pagina principale);
http://www.kb.se/codex-gigas/Svensk-Codex-Gigas/bladdra/ (codex digitalizzato).
venerdì 5 giugno 2009
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