Fonte : corriere.it
NEW YORK - Ogni anno negli Stati Uniti ci sono migliaia di segnalazioni Ufo, tutte accolte con scetticismo all’aviazione militare Usa. Ma adesso un gruppo internazionale di influenti ufologi si è appellato all’amministrazione Bush affinché riapra al più presto la ricerca, archiviata da anni, «Perché - affermano - dopo l’11 settembre 2001 non possiamo più continuare d ignorare gli avvistamenti radar di oggetti non riconducibili ad aerei o elicotteri». Di recente anche la Nasa ha riaperto un caso Ufo risalente al 1965: il dossier Kecksburg.
PROJECT BLUE BOOK - Non si tratta di appassionati di fantascienza, ma di oltre una ventina tra ex piloti e ufficiali militari di ben sette nazionalità diverse che hanno chiesto al governo americano di riaprire il «Project Blue Book». Ovvero il progetto di ricerca promosso dall’aviazione militare Usa negli anni Sessanta, che per un decennio studiò il fenomeno degli Unidentified Flying Objects (Oggetti volanti non identificati). Furono oltre 12.500 le segnalazioni indagate fino al 1969 in America, quando il programma venne improvvisamente archiviato dall’Aviazione militare Usa che oggi ha fatto sapere di «non aver alcuna intenzione di riaprire il dossier Blue Book». Il motivo: «insufficienza di prove attendibili».
LOBBISTI INFLUENTI - Ma il gruppo di ex piloti e ricercatori non si arrende e sta già mobilitato i suoi lobbisti più famosi. Tra i sostenitori del progetto ci sono l’ex governatore dell’Arizona, Fife Symington, il candidato presidenziale democratico Dennis Kucinich e gli attori Shirley MacLaine e Dan Aykroyd. Per non parlare poi dell’ex presidente democratico Jimmy Carter, che testimoniò di aver visto un Ufo nel '69, prima di essere eletto governatore della Georgia. L’ex presidente repubblicano Ronald Reagan, a sua volta «testimone oculare di almeno due Unidentified Flying Objects», insieme alla moglie Nancy, discusse più volte i suoi avvistamenti con Laurence Rockefeller, il discendente del clan di miliardari americani che spese un’ingente fetta della sua fortuna per creare la «Ufo Disclosure Iniziative» per obbligare l’allora presidente Bill Clinton a de-classificare e rendere pubblici i dossier segreti del governo Usa sugli Ufo.
LUCI DI PHOENIX - Uno di questi dossier è relativo alle cosiddette «Luci di Phoenix»: una serie di luci apparse nel cielo notturno del deserto dell’Arizona, il 13 marzo 1997, e mai decifrate. A vederle c'era anche Symington, che questa settimana a Phoenix è stato uno dei moderatori di un convegno di esperti di Ufo (governatori, sindaci, ufficiali militari) che si sono incontrati per confrontare le loro esperienze di ufologi. «Sono stato testimone con i miei occhi di un fenomeno che non avevo mai visto in vita mia, neppure quando ero ufficiale dell'Air Force - ha dichiarato Fife Symington alla Cnn - un oggetto a forma romboidale che navigava silenziosamente sopra Squaw Peak, la montagna di Phoenix. Aveva luci enormi. E come le vidi io, le videro in altre migliaia». Secondo glie esperti quelle luci, - che furono anche fotografate - non potevano essere aerei, elicotteri, stelle e neppure riflessi di una qualche natura geofisica. «Non siamo affatto soddisfatti delle non spiegazioni fino a oggi fornite dall'Aeronautica militare - ha aggiunto l'ex governatore nella sua intervista - per questo preferiamo confrontarci tra noi».
lunedì 19 novembre 2007
lunedì 14 maggio 2007
A fermare l'invasione degli "omini verdi" ci penseranno i ribelli iracheni ed i separatisti baschi
Fonte : pravda.ru
Mentre non si era ancora finito di scavare tra le macerie del World Trade Centre, due scienziati americani sono stati assaliti da un atroce dubbio: e se la prossima volta i nemici della democrazia attaccheranno New York non a bordo di aerei dirottati bensi' di dischi volanti?
Il frutto delle loro riflessioni e' stata di conseguenza la pubblicazione di un libretto d'istruzioni nel quale vengono illustrati i piani di difesa da attuarsi in caso di invasione da parte degli extraterrestri. E, nella lotta contro i perfidi "omini verdi", gli autori si rifanno all'esperienza della guerra in Iraq e alle azioni dei separatisti baschi.
E cosi', secondo i due esperti americani, l'umanita' e' attesa da dure prove e rimpiangera' amaramente di non aver ascoltato a tempo debito i moniti dei due profeti contemporanei. Travis Taylor e Bob Bohen, entrambi laureati in astronomia e fisica, hanno infatti recentemente pubblicato un libro dal promettente titolo "Introduzione alla difesa planetaria", nel quale i due autori analizzano i possibili scenari di un'invasione extraterrestre.
I due scienziati americani hanno gia' provveduto ad inviare due copie del loro libro rispettivamente al ministero della Difesa degli Stati Uniti a alla NASA i quali a loro volta, assai piu' preoccupati dalla minaccia portata dagli stessi esseri umani, non ne hanno dato benche' la minima importanza.
Nel loro libro epocale, Taylor e Bohen entrano in polemica con molti altri seri ricercatori. Ad esempio, i due prendono in esame il paradosso di Enrico Fermi, il quale nel 1950 tratto' la stridente contraddizione tra le previsioni relative all'esistenza della vita extraterrestre e la sospetta assenza di marziani desiderosi di "visitare' il nostro pianeta.
La scienza moderna non conosce nessun altro modo piu' veloce di muoversi nello spazio che non sia quello della luce; in tale modo, al fine di giungere sulla Terra, i turisti extraterrestri impiegherebbero ben piu' di un milione di anni, mentre da parte loro, alcuni scienziati spiegano questo fenomeno col semplice fatto che i marziani finora non sono riusciti a trovarci.
Tuttavia Taylor e Bohen non vogliono nemmeno sentire parlare di tali argomenti, asserendo, a supporto della loro tesi, che la nostra galassia e' popolata da migliaia di specie di esseri extraterrestri, con la assai elevata probabilita' che perlomeno una o due di queste civilta' si rechino in visita al nostro pianeta almeno una volta al secolo.
I combattenti contro "gli omini verdi" sono giunti per la prima volta alla conclusione che la Terra rischia seriamente un'invasione extraterrestre nel 2001, quando presero il via i primi dibattiti riguardanti la minaccia terroristica internazionale. Entrambi gli studiosi americani sono convinti del fatto che, nella lotta ai perfidi marziani, sia indispensabile elaborare un piano di concrete contromisure.
Al momento, come suggeriscono gli autori del libro, la tattica ideale e' rappresentata dalle azioni partigiane sull'esperienza di combattimento praticata sia da parte dei ribelli iracheni che dei separatisti baschi...
Mentre non si era ancora finito di scavare tra le macerie del World Trade Centre, due scienziati americani sono stati assaliti da un atroce dubbio: e se la prossima volta i nemici della democrazia attaccheranno New York non a bordo di aerei dirottati bensi' di dischi volanti?
Il frutto delle loro riflessioni e' stata di conseguenza la pubblicazione di un libretto d'istruzioni nel quale vengono illustrati i piani di difesa da attuarsi in caso di invasione da parte degli extraterrestri. E, nella lotta contro i perfidi "omini verdi", gli autori si rifanno all'esperienza della guerra in Iraq e alle azioni dei separatisti baschi.
E cosi', secondo i due esperti americani, l'umanita' e' attesa da dure prove e rimpiangera' amaramente di non aver ascoltato a tempo debito i moniti dei due profeti contemporanei. Travis Taylor e Bob Bohen, entrambi laureati in astronomia e fisica, hanno infatti recentemente pubblicato un libro dal promettente titolo "Introduzione alla difesa planetaria", nel quale i due autori analizzano i possibili scenari di un'invasione extraterrestre.
I due scienziati americani hanno gia' provveduto ad inviare due copie del loro libro rispettivamente al ministero della Difesa degli Stati Uniti a alla NASA i quali a loro volta, assai piu' preoccupati dalla minaccia portata dagli stessi esseri umani, non ne hanno dato benche' la minima importanza.
Nel loro libro epocale, Taylor e Bohen entrano in polemica con molti altri seri ricercatori. Ad esempio, i due prendono in esame il paradosso di Enrico Fermi, il quale nel 1950 tratto' la stridente contraddizione tra le previsioni relative all'esistenza della vita extraterrestre e la sospetta assenza di marziani desiderosi di "visitare' il nostro pianeta.
La scienza moderna non conosce nessun altro modo piu' veloce di muoversi nello spazio che non sia quello della luce; in tale modo, al fine di giungere sulla Terra, i turisti extraterrestri impiegherebbero ben piu' di un milione di anni, mentre da parte loro, alcuni scienziati spiegano questo fenomeno col semplice fatto che i marziani finora non sono riusciti a trovarci.
Tuttavia Taylor e Bohen non vogliono nemmeno sentire parlare di tali argomenti, asserendo, a supporto della loro tesi, che la nostra galassia e' popolata da migliaia di specie di esseri extraterrestri, con la assai elevata probabilita' che perlomeno una o due di queste civilta' si rechino in visita al nostro pianeta almeno una volta al secolo.
I combattenti contro "gli omini verdi" sono giunti per la prima volta alla conclusione che la Terra rischia seriamente un'invasione extraterrestre nel 2001, quando presero il via i primi dibattiti riguardanti la minaccia terroristica internazionale. Entrambi gli studiosi americani sono convinti del fatto che, nella lotta ai perfidi marziani, sia indispensabile elaborare un piano di concrete contromisure.
Al momento, come suggeriscono gli autori del libro, la tattica ideale e' rappresentata dalle azioni partigiane sull'esperienza di combattimento praticata sia da parte dei ribelli iracheni che dei separatisti baschi...
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ufo
Nonnina 80enne dagli Urali vittima del Poltergeist
Fonte : pravda.ru
Gli abitanti di un piccolo villaggio negli Urali chiamato Verhnyje Kliuci, nella regione di Kurgan, sono stati testimoni di un caso allucinante di Poltergeist costato la vita ad un'anziana donna di 80 anni nonche' ferite di vario genere al sindaco, ad un poliziotto e a due medici giunti in soccorso.
Come raccontato dal direttore del centro di ricerche di fenomeni anomali degli Urali, Dmitrij Volobuiev, l'autunno scorso uno spirito maligno, che in questo caso viene definito col nome di "Poltergeist", si e' insediato nella modesta casetta di legno di una vecchietta di 80 anni iniziando letteralmente a tormentarla rovesciandole addosso acqua dal tetto, spaccando i piatti, riversando sul pavimento gli utensili domestici e divertendosi inoltre a fulminare in continuazione le lampadine, costringendo cosi' l'anziana donna a vivere permanentemente al buio.
Ma piu' di tutto, lo spirito maligno si divertiva a sgretolare le pareti interne dell'abitazione della vecchietta, la quale da parte sua era impegnata in continuazione a fare le pulizie di casa e a portare in strada i cocci, facendo fatica a dormire un paio d'ore al giorno. E cosi' il sindaco del villaggio decise di far trasferire la povera donna in un'altra casa, andandola a prelevare di persona accompagnato da un agente di polizia.
Ma una volta entrati nella casetta di nonna Tasia, il nome della vecchietta in questione, lo spirito si e' letteralmente scatenato iniziando a gettare loro addosso pezzi di intonaco oltre che a cocci di vetro. "Ci ho rimesso due bei bernoccoli in testa", ha poi dichiarato a proposito Anatolij Galuncikov, sindaco di Verhnyje Kliuci, mentre l'agente di polizia locale Aleksandr Cernoskutovyj ed il medico Ivan Cekan hanno entrambi rischiato la vita dal momento che dei cocci di vetro per un niente non li hanno colpiti alla gola.
Ma purtroppo le disgrazie non sono finite qui, dal momento che lo spirito ha seguito la vecchietta anche dopo che quest'ultima era stata trasferita nella sua nuova abitazione. E questa volta a farne le spese e' stata la dottoressa Natalja Pshenyzina, colpita al capo da pezzi di intonaco cadutigli addosso da una delle pareti nel momento in cui stava visitando la nonnina, che da parte sua e' deceduta un paio di giorni dopo.
A Verhnyje Kliuci si sono cosi' recati gli specialisti del centro di ricerche di fenomeni anomali degli Urali, i quali pero' non sono stati in grado di condurre una soddisfacente ricerca sull'accaduto. Racconta Dmitrij Volobuev: " Nell'effettuare un'ispezione all'abitazione, e fra di noi c'era anche un esperto criminalista, siamo giunti alla conclusione che effettivamente si e' trattato di un caso di attivita' paranormale. Ne siamo sicuri quasi al 100%, sebbene la nostra indagine non sia ancora stata completata, - ha dichiarato lo specialista. - Ci mancano le testimonianze del pronipote della vecchietta che abitava con lei e che e' stato piu' volte testimone diretto di quanto accaduto. Chissa' per quale ragione lo spirito non l'ha nemmeno toccato. E' assai probabile che sia stato proprio lui ad attirare lo spirito nella casa della bisnonna".
Vale la pena notare a questo proposito che alla luce di quanto accaduto, il villaggio di Verhnyje Kliuci e' diventato luogo di pellegrinaggio non solo da parte di studiosi di fenomeni anomali ma anche di giornalisti. Infatti, come dichiarato dall'amministrazione locale, la settimana scorsa e' giunta sul posto una troupe televisiva da Mosca, mentre prossimamente e' attesa una vera e propria invasione di massa da parte di corrispondenti di mass-media degli Urali.
Gli abitanti di un piccolo villaggio negli Urali chiamato Verhnyje Kliuci, nella regione di Kurgan, sono stati testimoni di un caso allucinante di Poltergeist costato la vita ad un'anziana donna di 80 anni nonche' ferite di vario genere al sindaco, ad un poliziotto e a due medici giunti in soccorso.
Come raccontato dal direttore del centro di ricerche di fenomeni anomali degli Urali, Dmitrij Volobuiev, l'autunno scorso uno spirito maligno, che in questo caso viene definito col nome di "Poltergeist", si e' insediato nella modesta casetta di legno di una vecchietta di 80 anni iniziando letteralmente a tormentarla rovesciandole addosso acqua dal tetto, spaccando i piatti, riversando sul pavimento gli utensili domestici e divertendosi inoltre a fulminare in continuazione le lampadine, costringendo cosi' l'anziana donna a vivere permanentemente al buio.
Ma piu' di tutto, lo spirito maligno si divertiva a sgretolare le pareti interne dell'abitazione della vecchietta, la quale da parte sua era impegnata in continuazione a fare le pulizie di casa e a portare in strada i cocci, facendo fatica a dormire un paio d'ore al giorno. E cosi' il sindaco del villaggio decise di far trasferire la povera donna in un'altra casa, andandola a prelevare di persona accompagnato da un agente di polizia.
Ma una volta entrati nella casetta di nonna Tasia, il nome della vecchietta in questione, lo spirito si e' letteralmente scatenato iniziando a gettare loro addosso pezzi di intonaco oltre che a cocci di vetro. "Ci ho rimesso due bei bernoccoli in testa", ha poi dichiarato a proposito Anatolij Galuncikov, sindaco di Verhnyje Kliuci, mentre l'agente di polizia locale Aleksandr Cernoskutovyj ed il medico Ivan Cekan hanno entrambi rischiato la vita dal momento che dei cocci di vetro per un niente non li hanno colpiti alla gola.
Ma purtroppo le disgrazie non sono finite qui, dal momento che lo spirito ha seguito la vecchietta anche dopo che quest'ultima era stata trasferita nella sua nuova abitazione. E questa volta a farne le spese e' stata la dottoressa Natalja Pshenyzina, colpita al capo da pezzi di intonaco cadutigli addosso da una delle pareti nel momento in cui stava visitando la nonnina, che da parte sua e' deceduta un paio di giorni dopo.
A Verhnyje Kliuci si sono cosi' recati gli specialisti del centro di ricerche di fenomeni anomali degli Urali, i quali pero' non sono stati in grado di condurre una soddisfacente ricerca sull'accaduto. Racconta Dmitrij Volobuev: " Nell'effettuare un'ispezione all'abitazione, e fra di noi c'era anche un esperto criminalista, siamo giunti alla conclusione che effettivamente si e' trattato di un caso di attivita' paranormale. Ne siamo sicuri quasi al 100%, sebbene la nostra indagine non sia ancora stata completata, - ha dichiarato lo specialista. - Ci mancano le testimonianze del pronipote della vecchietta che abitava con lei e che e' stato piu' volte testimone diretto di quanto accaduto. Chissa' per quale ragione lo spirito non l'ha nemmeno toccato. E' assai probabile che sia stato proprio lui ad attirare lo spirito nella casa della bisnonna".
Vale la pena notare a questo proposito che alla luce di quanto accaduto, il villaggio di Verhnyje Kliuci e' diventato luogo di pellegrinaggio non solo da parte di studiosi di fenomeni anomali ma anche di giornalisti. Infatti, come dichiarato dall'amministrazione locale, la settimana scorsa e' giunta sul posto una troupe televisiva da Mosca, mentre prossimamente e' attesa una vera e propria invasione di massa da parte di corrispondenti di mass-media degli Urali.
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news
Ottobre 2011 - Agosto 2012 il Sole attacherà la Terra
Secondo le previsioni degli scienziati, il Sole raggiungera' la sua massima attivita' nel periodo che va dalla fine del 2011 all'inizio del 2012, e si trattera' di un'attivita' talmente intensa che influenzera' notevolmente l'operato delle attrezzature elettriche e di navigazione sulla Terra.
Secondo infatti quanto affermato da un gruppo di astronomi europei ed americani, nel periodo della sua massima attivita' sul Sole verranno a formarsi dalle 90 alle 140 nuove macchie. Gli astronomi sono giunti alla conclusione che proprio nell'arco di questo periodo avranno luogo due particolarmente potenti tempeste magnetiche che, secondo i loro calcoli, sono attese rispettivamente nell'ottobre 2011 e nell'agosto dell'anno seguente.
"Oggigiorno parliamo di periodi approssimativi, sebbene tra 6-12 mesi sara' possibile essere assai piu' precisi a proposito", ha dichiarato lo specialista del Centro di ricerche di fenomeni cosmici del Colorado Douglas Beseker. Gli astronomi ricordano inoltre che il quantitativo di macchie osservate nel periodo di massima attivita' del Sole varia dalle 75 alle 155 e che e' proprio in questo periodo che avviene la massimale emissione di radiazioni solari.
Va notato a questo proposito che le previsioni relative all'attivita' solare vengono sempre piu' richieste col passare degli anni da parte di un notevole quantitativo di compagnie, dal momento che esse dispongono di un sempre maggiore quantitativo di attrezzature elettriche e di navigazione che rischiano di venire seriamente danneggiate dall'influenza solare.
Va detto infine che, secondo calcoli sommari, oggigiorno il costo complessivo dei satelliti attualmente in orbita corrisponde a circa 200 miliardi di dollari.
Che sia una delle tante previsioni dei Maya ?
Secondo infatti quanto affermato da un gruppo di astronomi europei ed americani, nel periodo della sua massima attivita' sul Sole verranno a formarsi dalle 90 alle 140 nuove macchie. Gli astronomi sono giunti alla conclusione che proprio nell'arco di questo periodo avranno luogo due particolarmente potenti tempeste magnetiche che, secondo i loro calcoli, sono attese rispettivamente nell'ottobre 2011 e nell'agosto dell'anno seguente.
"Oggigiorno parliamo di periodi approssimativi, sebbene tra 6-12 mesi sara' possibile essere assai piu' precisi a proposito", ha dichiarato lo specialista del Centro di ricerche di fenomeni cosmici del Colorado Douglas Beseker. Gli astronomi ricordano inoltre che il quantitativo di macchie osservate nel periodo di massima attivita' del Sole varia dalle 75 alle 155 e che e' proprio in questo periodo che avviene la massimale emissione di radiazioni solari.
Va notato a questo proposito che le previsioni relative all'attivita' solare vengono sempre piu' richieste col passare degli anni da parte di un notevole quantitativo di compagnie, dal momento che esse dispongono di un sempre maggiore quantitativo di attrezzature elettriche e di navigazione che rischiano di venire seriamente danneggiate dall'influenza solare.
Va detto infine che, secondo calcoli sommari, oggigiorno il costo complessivo dei satelliti attualmente in orbita corrisponde a circa 200 miliardi di dollari.
Che sia una delle tante previsioni dei Maya ?
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scienza
domenica 15 aprile 2007
Dopo 50 anni risolto il mistero della galassia M106
Fonte : pravda.ru
Nell'arco di molti decenni gli astronomi di tutto il mondo si sono scervellati per riuscire a capire in che modo si sono formate due braccia stellari invisibili all'occhio umano nella galassia a spirale M106. Per scoprire il mistero gli scienziati hanno confrontato i dati ottenuti da osservazioni effettuate con quattro diversi telescopi.
Scoperta nel 1781, la galassia a spirale M106 rappresenta un'isola a se' stante nel cielo della costellazione dei Cani da Caccia e si trova a circa 25 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. La caratteristica principale di questa galassia viene considerata il paio di braccia a spirale che si sporgono dal centro della galassia stessa verso la periferia di ammassamento di gas interstellare.
Queste due braccia per lungo tempo hanno rappresentato un vero e proprio mistero per gli astronomi di tutto il mondo, ma dopo aver analizzato i dati ottenuti dalle osservazioni effettuate con quattro diversi telescopi, gli astronomi dell'Universita' dello stato americano del Maryland pare siano finalmente riusciti a svelarlo. Nell'occasione gli scienziati americani hanno utilizzato le capacita' uniche degli osservatori a raggi X Chandra (NASA) e XMM-Newton (ESA), nonche' i telescopi cosmici Spitzer e Hubble (NASA).
Sulle immagini ottenute appaiono evidenti le due braccia che si dilungano partendo dal nucleo della galassia. "Queste braccia si trovano in balia di stelle giovani e sfolgoranti, le quali ne illuminano i gas nella loro periferia, mentre in base alle osservazioni a raggi X effettuate 45 anni fa si vedevano due ulteriori braccia invisibili all'occhio umano situate tra le braccia principali", racconta Andrew Wilson, uno degli scienziati appartenenti al gruppo che ha effettuato la ricerca.
Gli scienziati sbalorditi, hanno definito questo fenomeno "braccia anomale". In un primo tempo si riteneva che esse si fossero formate da flussi di particelle emanate dal cosiddetto "buco nero", sebbene in seguito questa teoria venne smentita. E, come e' stato recentemente stabilito, le "braccia fantasma", frutto di un disco galattico, si appiattiscono sotto l'influsso del gas surriscaldato.
Il disco galattico rappresenta un sottosistema sottile a base di gas stellare nel quale viene concentrato quasi tutto il gas interstellare nonche' le stelle giovani, le quali a loro volta ruotano attorno al centro della galassia in orbite dalle eguali sottili superifici. Oltre a risolvere il mistero rappresentato dalle "braccia galattiche anomale", le osservazioni effettuate dagli astronomi del Maryland permettono inoltre di valutare l'energia delle particelle e misurarne la loro interrelazione con buco nero situato al centro della galassia M106.
Nell'arco di molti decenni gli astronomi di tutto il mondo si sono scervellati per riuscire a capire in che modo si sono formate due braccia stellari invisibili all'occhio umano nella galassia a spirale M106. Per scoprire il mistero gli scienziati hanno confrontato i dati ottenuti da osservazioni effettuate con quattro diversi telescopi.
Scoperta nel 1781, la galassia a spirale M106 rappresenta un'isola a se' stante nel cielo della costellazione dei Cani da Caccia e si trova a circa 25 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. La caratteristica principale di questa galassia viene considerata il paio di braccia a spirale che si sporgono dal centro della galassia stessa verso la periferia di ammassamento di gas interstellare.
Queste due braccia per lungo tempo hanno rappresentato un vero e proprio mistero per gli astronomi di tutto il mondo, ma dopo aver analizzato i dati ottenuti dalle osservazioni effettuate con quattro diversi telescopi, gli astronomi dell'Universita' dello stato americano del Maryland pare siano finalmente riusciti a svelarlo. Nell'occasione gli scienziati americani hanno utilizzato le capacita' uniche degli osservatori a raggi X Chandra (NASA) e XMM-Newton (ESA), nonche' i telescopi cosmici Spitzer e Hubble (NASA).
Sulle immagini ottenute appaiono evidenti le due braccia che si dilungano partendo dal nucleo della galassia. "Queste braccia si trovano in balia di stelle giovani e sfolgoranti, le quali ne illuminano i gas nella loro periferia, mentre in base alle osservazioni a raggi X effettuate 45 anni fa si vedevano due ulteriori braccia invisibili all'occhio umano situate tra le braccia principali", racconta Andrew Wilson, uno degli scienziati appartenenti al gruppo che ha effettuato la ricerca.
Gli scienziati sbalorditi, hanno definito questo fenomeno "braccia anomale". In un primo tempo si riteneva che esse si fossero formate da flussi di particelle emanate dal cosiddetto "buco nero", sebbene in seguito questa teoria venne smentita. E, come e' stato recentemente stabilito, le "braccia fantasma", frutto di un disco galattico, si appiattiscono sotto l'influsso del gas surriscaldato.
Il disco galattico rappresenta un sottosistema sottile a base di gas stellare nel quale viene concentrato quasi tutto il gas interstellare nonche' le stelle giovani, le quali a loro volta ruotano attorno al centro della galassia in orbite dalle eguali sottili superifici. Oltre a risolvere il mistero rappresentato dalle "braccia galattiche anomale", le osservazioni effettuate dagli astronomi del Maryland permettono inoltre di valutare l'energia delle particelle e misurarne la loro interrelazione con buco nero situato al centro della galassia M106.
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scienza
Ufologi di Ekaterinburg scoprono un caso di Poltergeist attivo
Fonte : pravda.ru
Un gruppo di ufologi di Ekaterinburg appartenenti al centro di ricerche "Uran", e' appena rientrato dalla regione siberiana di Kurgan nella quale ha scoperto un caso di Poltergeist attivo.
Come dichiarato al rientro della missione da parte del coordinatore della sezione di Ekaterinburg del gruppo di ricerche ufologiche "Uran" Aleksej Komanev, si tratta della prima scoperta effettivamente interessante che il gruppo di ufologi degli Urali e' riuscito a fare nel corso del 2007.
"Al momento non siamo intenzionati a rendere pubblico il nome del luogo esatto nel quale abbiamo scoperto tracce di Poltergeist attivo, dal momento che abbiamo intenzione di ritornarci per un'analisi piu' dettagliata del fenomeno. Nel corso della missione da noi appena effettuata, abbiamo studiato una casa all'interno della quale avvenivano diversi fenomeni inspiegabili, riuscendo inoltre a fissarne le tracce e a colloquiare con diversi testimoni", ha affermato Aleksej Komanev.
L'ufologo russo ha inoltre aggiunto che nell'immediato futuro i suoi colleghi di Ekaterinburg sono intenzionati a studiare diversi luoghi simili a quello appena visitato nella regione di Kurgan, uno dei quali si trova in pieno centro di Ekaterinburg ed un altro nel Kazhakstan. Tutti i dati che verranno raccolti nel corso di queste ricerche fungeranno da base per la compilazione di una originale mappa sulla quale i ricercatori del gruppo "Uran" fisseranno tutti i luoghi anomali in Russia e nelle ex repubbliche sovietiche nei quali sono stati registrati casi di Poltergeist.
Ricordiamo che il termine "Poltergeist" viene oggigiorno utilizzato per descrivere tutti i fenomeni anomali quali lo spostamento di oggetti, il rompersi di piatti, lo sbattere di porte, ma anche voci e rumori non riconducibili ad azione umana ne' a fenomeno naturale.
Un gruppo di ufologi di Ekaterinburg appartenenti al centro di ricerche "Uran", e' appena rientrato dalla regione siberiana di Kurgan nella quale ha scoperto un caso di Poltergeist attivo.
Come dichiarato al rientro della missione da parte del coordinatore della sezione di Ekaterinburg del gruppo di ricerche ufologiche "Uran" Aleksej Komanev, si tratta della prima scoperta effettivamente interessante che il gruppo di ufologi degli Urali e' riuscito a fare nel corso del 2007.
"Al momento non siamo intenzionati a rendere pubblico il nome del luogo esatto nel quale abbiamo scoperto tracce di Poltergeist attivo, dal momento che abbiamo intenzione di ritornarci per un'analisi piu' dettagliata del fenomeno. Nel corso della missione da noi appena effettuata, abbiamo studiato una casa all'interno della quale avvenivano diversi fenomeni inspiegabili, riuscendo inoltre a fissarne le tracce e a colloquiare con diversi testimoni", ha affermato Aleksej Komanev.
L'ufologo russo ha inoltre aggiunto che nell'immediato futuro i suoi colleghi di Ekaterinburg sono intenzionati a studiare diversi luoghi simili a quello appena visitato nella regione di Kurgan, uno dei quali si trova in pieno centro di Ekaterinburg ed un altro nel Kazhakstan. Tutti i dati che verranno raccolti nel corso di queste ricerche fungeranno da base per la compilazione di una originale mappa sulla quale i ricercatori del gruppo "Uran" fisseranno tutti i luoghi anomali in Russia e nelle ex repubbliche sovietiche nei quali sono stati registrati casi di Poltergeist.
Ricordiamo che il termine "Poltergeist" viene oggigiorno utilizzato per descrivere tutti i fenomeni anomali quali lo spostamento di oggetti, il rompersi di piatti, lo sbattere di porte, ma anche voci e rumori non riconducibili ad azione umana ne' a fenomeno naturale.
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news
lunedì 9 aprile 2007
Fiume Tunguska : scienziati russi trovano lettera dei marziani
Fonte : pravda.ru
Nei pressi del fiume Podkamennaja Tunguska, la zona della tiga siberiana nella quale nel lontano 1908 cadde un tuttora misterioso corpo celeste, un gruppo di ricercatori della citta' di Krasnojarsk ha scoperto alcune tavolozze al quarzo sulla superficie delle quali sono incise misteriose scritture che, si presuppone, siano state effettuate tecnologicamente con l'impiego di plasma.
Secondo quanto dichiarato a proposito da parte del presidente del "Fondo cosmico del fenomeno di Tunguska" Yurij Lavbin, le tavolozze ritrovate sono state sottoposte ad accurate analisi sia a Karsnojarsk che a Mosca. Dai risultati delle analisi effettuate dagli specialisti russi e' emerso che il quarzo impiegato contiene una lega di sostanze cosmiche inesistenti sul nostro pianeta. Le ricerche inoltre hanno confermato che le tavolozze sono di origine artefatta, dal momento che alcune di loro sono formate da diversi strati su ognuno dei quali sono stati incisi segni di un alfabeto sconosciuto.
Lavbin sostiene che le tavolozze al quarzo ritrovate non rappresentino altro che i frammenti di un contenitore informativo inviato sul nostro pianeta da una civilta' extraterrestre e successivamente esploso a causa di un infelice atterraggio sulla Terra. Nei confronti delle tavolozze scoperte dai ricercatori di Krasnojarsk hanno gia' rivolto la propria attenzione scienziati americani, inglesi, francesi e tedeschi.
Nei pressi del fiume Podkamennaja Tunguska, la zona della tiga siberiana nella quale nel lontano 1908 cadde un tuttora misterioso corpo celeste, un gruppo di ricercatori della citta' di Krasnojarsk ha scoperto alcune tavolozze al quarzo sulla superficie delle quali sono incise misteriose scritture che, si presuppone, siano state effettuate tecnologicamente con l'impiego di plasma.
Secondo quanto dichiarato a proposito da parte del presidente del "Fondo cosmico del fenomeno di Tunguska" Yurij Lavbin, le tavolozze ritrovate sono state sottoposte ad accurate analisi sia a Karsnojarsk che a Mosca. Dai risultati delle analisi effettuate dagli specialisti russi e' emerso che il quarzo impiegato contiene una lega di sostanze cosmiche inesistenti sul nostro pianeta. Le ricerche inoltre hanno confermato che le tavolozze sono di origine artefatta, dal momento che alcune di loro sono formate da diversi strati su ognuno dei quali sono stati incisi segni di un alfabeto sconosciuto.
Lavbin sostiene che le tavolozze al quarzo ritrovate non rappresentino altro che i frammenti di un contenitore informativo inviato sul nostro pianeta da una civilta' extraterrestre e successivamente esploso a causa di un infelice atterraggio sulla Terra. Nei confronti delle tavolozze scoperte dai ricercatori di Krasnojarsk hanno gia' rivolto la propria attenzione scienziati americani, inglesi, francesi e tedeschi.
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ufo
giovedì 29 marzo 2007
Vietnam : Contadino non dorme da 27 anni !
Fonte: pravda.ru
L'ultima volta che il 49enne contadino vietnamita Nguen Van Kha e' riuscito a dormire normalmente, e' stato nel lontano 1979.
Come dichiarato dallo stesso Kha, esattamente 27 anni fa, dopo aver tentato di addormentarsi, ha provato un forte bruciore agli occhi, cosa che si e' successivamente ripetuta per un paio di mesi tutte le volte che cercava di prendere sonno, dopodiche' il povero Kha ha deciso di non chiudere piu' occhio rinunciando quindi a dormire.
Nell'arco dei 27 anni passati da quel momento, il fenomeno occorso al contadino vietnamita non ha ancora trovato una spiegazione scientifica. Kha nel frattempo si e' sottoposto a decine di visite mediche, oltre ad aver ingerito da allora un quantitativo enorme di svariati farmaci sia di produzione occidentale che tradizionali della medicina orientale: tutto invano! Kha non e' piu' riuscito ad addormentarsi.
E la cosa piu' incredibile sta nel fatto che, come sostiene lo stesso contadino vietnamita, la mancanza di sonno nell'arco di 27 anni non gli provoca benche' il minimo problema di salute, dal momento che ha dichiarato di sentirsi benissimo.
L'ultima volta che il 49enne contadino vietnamita Nguen Van Kha e' riuscito a dormire normalmente, e' stato nel lontano 1979.
Come dichiarato dallo stesso Kha, esattamente 27 anni fa, dopo aver tentato di addormentarsi, ha provato un forte bruciore agli occhi, cosa che si e' successivamente ripetuta per un paio di mesi tutte le volte che cercava di prendere sonno, dopodiche' il povero Kha ha deciso di non chiudere piu' occhio rinunciando quindi a dormire.
Nell'arco dei 27 anni passati da quel momento, il fenomeno occorso al contadino vietnamita non ha ancora trovato una spiegazione scientifica. Kha nel frattempo si e' sottoposto a decine di visite mediche, oltre ad aver ingerito da allora un quantitativo enorme di svariati farmaci sia di produzione occidentale che tradizionali della medicina orientale: tutto invano! Kha non e' piu' riuscito ad addormentarsi.
E la cosa piu' incredibile sta nel fatto che, come sostiene lo stesso contadino vietnamita, la mancanza di sonno nell'arco di 27 anni non gli provoca benche' il minimo problema di salute, dal momento che ha dichiarato di sentirsi benissimo.
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mercoledì 28 marzo 2007
America Latina presa d'assalto dai turisti per osservare gli UFO
Fonte : pravda.ru
Cresce a dismisura l'interesse dei turisti nei confronti degli UFO e dell'ufologia, soprattutto nei Paesi e nelle regioni dove i misteriosi dischi volanti fanno spesso la propria comparsa. Come ad esempio comunicato dalle autorita' locali, nella regione di Mairo-Rivera, in Cile, hanno preso da poco il via i lavori per la costruzione di una zona di turismo ufologico, dal momento che negli ultimi tempi in questa regione e' stata registrata un inconsueta alta statistica di avvistamenti di oggetti volanti non identificati.
Poiche' anche il governatore della regione in questione e' stato per ben due volte testimone oculare dell'avvistamento di dischi volanti, l'idea relativa alla costruzione di una zona di turismo ufologico ha ottenuto l'incondizionato sostegno da parte delle autorita' locali.
La zona ufologica verra' attrezzata di telescopi, binocoli e persino macchine fotografiche, affinche' gli amanti degli UFO possano immortalare per sempre il disco volante visto con i propri occhi. Va detto inoltre, per cio' che riguarda il Cile, che nella parte settentrionale del Paese c'e' una cittadina chiamata La Serena, nella quale esiste da tempo un museo dedicato agli UFO.
Invece a Portorico, hanno preso il via i lavori di costruzione di addirittura un cosmodromo per gli UFO. Si tratta di una costruzione decisamente seria, con tanto di centrale di controllo a forma di piramide, e per coloro i quali desiderano per la prima volta fare un incontro ravvicinato con gli extraterrestri, le strade che portano al cosmodromo sono state letteralmente tappezzate di cartelloni riportanti la scritta "strada extraterrestre".
Inoltre, nella citta' portoricana di Aresibo e' stato installato un potentissimo telescopio, mentre in Cile gli osservatori sono in numero maggiore rispetto a qualsiasi altra nazione, ed e' per questa ragione che proprio in Cile gli scienziati europei hanno deciso di costruire il loro laboratorio astronomico piu' imponente.
Cresce a dismisura l'interesse dei turisti nei confronti degli UFO e dell'ufologia, soprattutto nei Paesi e nelle regioni dove i misteriosi dischi volanti fanno spesso la propria comparsa. Come ad esempio comunicato dalle autorita' locali, nella regione di Mairo-Rivera, in Cile, hanno preso da poco il via i lavori per la costruzione di una zona di turismo ufologico, dal momento che negli ultimi tempi in questa regione e' stata registrata un inconsueta alta statistica di avvistamenti di oggetti volanti non identificati.
Poiche' anche il governatore della regione in questione e' stato per ben due volte testimone oculare dell'avvistamento di dischi volanti, l'idea relativa alla costruzione di una zona di turismo ufologico ha ottenuto l'incondizionato sostegno da parte delle autorita' locali.
La zona ufologica verra' attrezzata di telescopi, binocoli e persino macchine fotografiche, affinche' gli amanti degli UFO possano immortalare per sempre il disco volante visto con i propri occhi. Va detto inoltre, per cio' che riguarda il Cile, che nella parte settentrionale del Paese c'e' una cittadina chiamata La Serena, nella quale esiste da tempo un museo dedicato agli UFO.
Invece a Portorico, hanno preso il via i lavori di costruzione di addirittura un cosmodromo per gli UFO. Si tratta di una costruzione decisamente seria, con tanto di centrale di controllo a forma di piramide, e per coloro i quali desiderano per la prima volta fare un incontro ravvicinato con gli extraterrestri, le strade che portano al cosmodromo sono state letteralmente tappezzate di cartelloni riportanti la scritta "strada extraterrestre".
Inoltre, nella citta' portoricana di Aresibo e' stato installato un potentissimo telescopio, mentre in Cile gli osservatori sono in numero maggiore rispetto a qualsiasi altra nazione, ed e' per questa ragione che proprio in Cile gli scienziati europei hanno deciso di costruire il loro laboratorio astronomico piu' imponente.
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ufo
Nevada : scoperti resti di dinosauro nano
Fonte : pravda.ru
Nello stato americano del Nevada sono stati rinvenuti i resti di dinosauri nani risalenti a 95 milioni di anni fa. Secondo quanto dichiarato dai ricercatori autori della scoperta, nelle profondita' di una grotta sono stati scoperti i resti di un dinosauro adulto e di due suoi piccoli.
Si tratta di una scoperta che rappresenta la prima conferma della teoria sostenuta da un gruppo di ricercatori del Montana e pubblicata sulla rivista specializzata "Proceedings of the Royal Society B", secondo la quale alcune specie di dinosauri scavavano delle tane nelle quali poi nascondevano la propria prole.
"Le tane ci mostrano altresi' il meccanismo di utilizzazione per la sopravvivenza in luoghi estremi di abitazione, tipo le ampiezze polari, i deserti ed i massici montosi", ha dichiarato a proposito il direttore del gruppo di ricercatori autori della scoperta, nonche' professore dell'Universita' statale del Montana, David Variccio, il quale ha inoltre affermato che mai prima d'ora i paleontologi non avevavo visto tale specie di dinosauro, successivamente denominato "Oryctodromeus cubicularis".
Le dimensioni complessive della specie di dinosauro nano in questione erano pari a circa 2,1 metri, buona parte delle quali composte dalla sola coda. Il dinosauro era inoltre dotato di robusti arti posteriori, adatti in modo particolare allo scavamento di tane.
Nello stato americano del Nevada sono stati rinvenuti i resti di dinosauri nani risalenti a 95 milioni di anni fa. Secondo quanto dichiarato dai ricercatori autori della scoperta, nelle profondita' di una grotta sono stati scoperti i resti di un dinosauro adulto e di due suoi piccoli.
Si tratta di una scoperta che rappresenta la prima conferma della teoria sostenuta da un gruppo di ricercatori del Montana e pubblicata sulla rivista specializzata "Proceedings of the Royal Society B", secondo la quale alcune specie di dinosauri scavavano delle tane nelle quali poi nascondevano la propria prole.
"Le tane ci mostrano altresi' il meccanismo di utilizzazione per la sopravvivenza in luoghi estremi di abitazione, tipo le ampiezze polari, i deserti ed i massici montosi", ha dichiarato a proposito il direttore del gruppo di ricercatori autori della scoperta, nonche' professore dell'Universita' statale del Montana, David Variccio, il quale ha inoltre affermato che mai prima d'ora i paleontologi non avevavo visto tale specie di dinosauro, successivamente denominato "Oryctodromeus cubicularis".
Le dimensioni complessive della specie di dinosauro nano in questione erano pari a circa 2,1 metri, buona parte delle quali composte dalla sola coda. Il dinosauro era inoltre dotato di robusti arti posteriori, adatti in modo particolare allo scavamento di tane.
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giovedì 15 marzo 2007
In Crimea gli UFO volano ogni giorno a decine !
Fonte : pravda.ru
In Crimea esiste un posto nel quale gli oggetti volanti non identificati vengono avvistati con una regolarita' impressionante, a decine tutti i giorni. Lo ha dichiarato Valerij Uvarov, direttore della sezione di ricerche ufologiche presso l'Accademia di sicurezza nazionale della Federazione Russa.
L'ufologo sostiene che gli oggetti volanti non identificati diventano spesso la causa di sciagure aeree. "Basti pensare al recente caso dell'aereo militare ucraino schiantatosi al suolo a Leopoli durante uno show aereo. Gli ufologi locali sostengono che l'incidente sia strettamente legato alla comparsa di UFO nei pressi dell'aereo e di solito in questi casi smettono di funzionare tutte le apparecchiature. E sulla pellicola relativa all'incidente sono stati immortalati due puntini neri vicini all'aereo poi caduto", ha dichiarato l'ufologo.
Uvarov ha inoltre affermato che nel corso degli ultimi anni, i comandi militari russi si sono decisamente piu' interessati al fenomeno degli UFO rispetto agli anni addietro, anche se mancano i fondi per lo studio di tale problema. Infatti, come ha affermato l'ufologo, alcuni anni fa il ministero della Difesa russo aveva pubblicato documenti segreti nei quali gli UFO erano stati definiti "obiettivi di provenienza extraterrestre".
"I militari hanno di conseguenza riconosciuto che gli UFO rappresentano il mezzo di spostamento degli extraterrestri. Al momento e' ancora possibile utilizzare la definizione "oggetti volanti non identificati", anche se a dire il vero e' da tempo che sono stati tutti quanti identificati", ha dichiarato Uvarov.
Ciononostante, secondo l'ufologo russo, l'interesse della popolazione russa nei confronti degli UFO negli ultimi tempi e' decisamente diminuito. "Prima si trattava di qualcosa di straordinario, mentre adesso la gente ci fa sempre di piu' l'abitudine e non guarda piu' cosi' spesso il cielo, tantopiu' che gli avvistamenti degli UFO, soprattutto in Crimea, sono ormai diventati una pratica quotidiana".
In Crimea esiste un posto nel quale gli oggetti volanti non identificati vengono avvistati con una regolarita' impressionante, a decine tutti i giorni. Lo ha dichiarato Valerij Uvarov, direttore della sezione di ricerche ufologiche presso l'Accademia di sicurezza nazionale della Federazione Russa.
L'ufologo sostiene che gli oggetti volanti non identificati diventano spesso la causa di sciagure aeree. "Basti pensare al recente caso dell'aereo militare ucraino schiantatosi al suolo a Leopoli durante uno show aereo. Gli ufologi locali sostengono che l'incidente sia strettamente legato alla comparsa di UFO nei pressi dell'aereo e di solito in questi casi smettono di funzionare tutte le apparecchiature. E sulla pellicola relativa all'incidente sono stati immortalati due puntini neri vicini all'aereo poi caduto", ha dichiarato l'ufologo.
Uvarov ha inoltre affermato che nel corso degli ultimi anni, i comandi militari russi si sono decisamente piu' interessati al fenomeno degli UFO rispetto agli anni addietro, anche se mancano i fondi per lo studio di tale problema. Infatti, come ha affermato l'ufologo, alcuni anni fa il ministero della Difesa russo aveva pubblicato documenti segreti nei quali gli UFO erano stati definiti "obiettivi di provenienza extraterrestre".
"I militari hanno di conseguenza riconosciuto che gli UFO rappresentano il mezzo di spostamento degli extraterrestri. Al momento e' ancora possibile utilizzare la definizione "oggetti volanti non identificati", anche se a dire il vero e' da tempo che sono stati tutti quanti identificati", ha dichiarato Uvarov.
Ciononostante, secondo l'ufologo russo, l'interesse della popolazione russa nei confronti degli UFO negli ultimi tempi e' decisamente diminuito. "Prima si trattava di qualcosa di straordinario, mentre adesso la gente ci fa sempre di piu' l'abitudine e non guarda piu' cosi' spesso il cielo, tantopiu' che gli avvistamenti degli UFO, soprattutto in Crimea, sono ormai diventati una pratica quotidiana".
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ufo
martedì 6 marzo 2007
Globo ! Riscaldamento ? Soluzione dagli Ufo
Fonte : corriere.it
Paul Hellyer, 83 anni
«Bisogna convincere i governi a dire quello che sanno. Nelle tecnologie delle civiltà aliene le risposte ai problemi del globo»
OTTAWA- Come combattere il riscaldamento del pianeta e il cambiamento climatico ? Con le tecnologie degli Ufo. E' questa la bizzarra idea di un ex ministro della Difesa del Canada, l'83enne Paul Hellyer. «Bisogna convincere i governi del mondo a dire quello che sanno - ha affermato l'anziano uomo politico in un'intervista rilasciata al quotidiano canadese 'Citizen'-. Molti di noi ritengono che sappiano molto, e molti di noi sono convinti inoltre che quello che sanno potrebbe bastare a salvare il pianeta».
ROSWELL - Hellyer ha chiesto ad Ottawa, Washington e agli altri governi occidentali di rendere pubbliche le tecnologie extraterrestri, ottenute e studiate dagli americani dopo il presunto schianto del 1947 a Roswell, nel Nuovo Messico, di un Ufo. Secondo l'ex ministro della Difesa canadese, in quello che si sarebbe giá appreso sulle tecnologie di altre civiltá dello spazio si cela la risposta a tutte le emergenze climatiche mondiali. Non solo, Hellyer ha spiegato che gli extraterrestri avrebbero le tecnologie per eliminare i combustibili fossibili nel giro di una sola generazione. Hellyer, che fu ministro durante gli anni '60 nel governo allora guidato da Lester Pearson, sembra molto sensibile al tema ufologico: due anni fa aveva stupito tutti affermando,durante un suo intervento ad un convegno, che gli «Ufo sono reali così come lo sono gli aerei».
03 marzo 2007
Paul Hellyer, 83 anni
«Bisogna convincere i governi a dire quello che sanno. Nelle tecnologie delle civiltà aliene le risposte ai problemi del globo»
OTTAWA- Come combattere il riscaldamento del pianeta e il cambiamento climatico ? Con le tecnologie degli Ufo. E' questa la bizzarra idea di un ex ministro della Difesa del Canada, l'83enne Paul Hellyer. «Bisogna convincere i governi del mondo a dire quello che sanno - ha affermato l'anziano uomo politico in un'intervista rilasciata al quotidiano canadese 'Citizen'-. Molti di noi ritengono che sappiano molto, e molti di noi sono convinti inoltre che quello che sanno potrebbe bastare a salvare il pianeta».
ROSWELL - Hellyer ha chiesto ad Ottawa, Washington e agli altri governi occidentali di rendere pubbliche le tecnologie extraterrestri, ottenute e studiate dagli americani dopo il presunto schianto del 1947 a Roswell, nel Nuovo Messico, di un Ufo. Secondo l'ex ministro della Difesa canadese, in quello che si sarebbe giá appreso sulle tecnologie di altre civiltá dello spazio si cela la risposta a tutte le emergenze climatiche mondiali. Non solo, Hellyer ha spiegato che gli extraterrestri avrebbero le tecnologie per eliminare i combustibili fossibili nel giro di una sola generazione. Hellyer, che fu ministro durante gli anni '60 nel governo allora guidato da Lester Pearson, sembra molto sensibile al tema ufologico: due anni fa aveva stupito tutti affermando,durante un suo intervento ad un convegno, che gli «Ufo sono reali così come lo sono gli aerei».
03 marzo 2007
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ufo
martedì 27 febbraio 2007
Sonda Rosetta : l'occhio italiano su Marte !
Fonte : corriere.it
La sonda Rosetta dell'Esa europea ci ha trasmesso stupende immagini di Marte nel suo incontro ravvicinato con il pianeta avvenuto nelle prime ore di domenica. Lo ha sfiorato di appena 240 chilometri di altezza e ciò ha permesso ai vari "occhi elettronici" di cui è dotato il robot cosmico di intervenire studiando l'atmosfera e riprendendo i panorami rossi. La galleria fotografica è affascinante e aiuterà la scienza a indagare i numerosi misteri del vicino corpo celeste. Ma è interessante ricordare che i fotogrammi sono il frutto dello strumento Osiris con una telecamera nata quasi interamente in Italia, all'Università di Padova, sotto la direzione scientifica del professor Cesare Barbieri e la direzione tecnologica del professor Francesco Angrilli, direttore del Cisas, il centro interdisciplinare studi e attività spaziali.
Ora la sonda Rosetta prosegue il suo viaggio proiettandosi verso l'appuntamento con la cometa Churiumov-Gerasimenko previsto per il 2014. Ma prima di allora compirà due avvicinamenti con la Terra perché sfiorandola come ha fatto domenica con Marte trarrà l'energia necessaria per arrivare a destinazione. Questi incontri ravvicinati sono infatti una tecnica di navigazione spaziale (sviluppata negli anni Settanta dalla Nasa con la collaborazione del professor Giuseppe Colombo dell'Università di Padova, purtroppo scomparso prematuramente) che genera una sorta di colpo di fionda capace di rilanciare la sonda verso la meta. Strada facendo Rosetta si avvicinerà anche ai due asteroidi Steins (2008) e Lutetia (2010) indagandoli. A governare le operazioni di transito vicino a Marte al centro Esoc dell'Esa a Darmstad c’era, tra l’altro, l'ingegnere italiano Andrea Accomazzo.
La sonda Rosetta dell'Esa europea ci ha trasmesso stupende immagini di Marte nel suo incontro ravvicinato con il pianeta avvenuto nelle prime ore di domenica. Lo ha sfiorato di appena 240 chilometri di altezza e ciò ha permesso ai vari "occhi elettronici" di cui è dotato il robot cosmico di intervenire studiando l'atmosfera e riprendendo i panorami rossi. La galleria fotografica è affascinante e aiuterà la scienza a indagare i numerosi misteri del vicino corpo celeste. Ma è interessante ricordare che i fotogrammi sono il frutto dello strumento Osiris con una telecamera nata quasi interamente in Italia, all'Università di Padova, sotto la direzione scientifica del professor Cesare Barbieri e la direzione tecnologica del professor Francesco Angrilli, direttore del Cisas, il centro interdisciplinare studi e attività spaziali.
Ora la sonda Rosetta prosegue il suo viaggio proiettandosi verso l'appuntamento con la cometa Churiumov-Gerasimenko previsto per il 2014. Ma prima di allora compirà due avvicinamenti con la Terra perché sfiorandola come ha fatto domenica con Marte trarrà l'energia necessaria per arrivare a destinazione. Questi incontri ravvicinati sono infatti una tecnica di navigazione spaziale (sviluppata negli anni Settanta dalla Nasa con la collaborazione del professor Giuseppe Colombo dell'Università di Padova, purtroppo scomparso prematuramente) che genera una sorta di colpo di fionda capace di rilanciare la sonda verso la meta. Strada facendo Rosetta si avvicinerà anche ai due asteroidi Steins (2008) e Lutetia (2010) indagandoli. A governare le operazioni di transito vicino a Marte al centro Esoc dell'Esa a Darmstad c’era, tra l’altro, l'ingegnere italiano Andrea Accomazzo.
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scienza
lunedì 26 febbraio 2007
UFO & Co. : servi del diavolo ?
Fonte : pravda.ru
Com'e' noto, la maggior parte delle organizzazioni religiose al mondo collega la comparsa di oggetti volanti non identificati all'attivita' del re delle tenebre e ai suoi servi. E cosi' padre Serafino, rappresentante della Chiesa ortodossa russa, nel suo libro intitolato "Ortodossia e religione del futuro" scrive: "Gli UFO non rappresentano altro che un nuovissimo espediente mediatico grazie al quale il diavolo recluta i seguaci del proprio mondo occulto". Anche il commento ufficiale da parte della Chiesa cattolica non si differenzia troppo, dal momento che i suoi rappresentanti a piu' riprese hanno definito gli UFO "un fenomeno demoniaco". Perche'?
I servitori della Chiesa ortodossa in linea di massima non tendono a negare l'esistenza di piu' forme di vita nell'universo. E' da tempo finita l'epoca quando, per affermazioni del genere, si veniva mandati al rogo e, secondo l'opinione dei padri della moderna Chiesa ortodossa, la comparsa di forme di vita non umane nel cosmo e' ritenuta assai possibile. Tuttavia gli UFO rappresentano un caso a parte.
E allora ci chiediamo: perche' gli "omini verdi" non entrano ufficialmente in contatto con noi, limitandosi a farci venire il mal di testa? Perche' gli extraterrestri terrorizzano l'umanita' con sequestri, sacrilegi ed esperienze crudeli? Perche', secondo i racconti dei testimoni oculari, l'operato degli spiriti maligni ricorda da vicino quello degli extraterrestri?
Va pero' detto a questo proposito che tra il fenomeno della cosiddetta "diavoleria" e gli UFO di cose in comune ce ne sono parecchie. Ad esempio, tutti indistintamente i testimoni oculari dell'apparizione degli UFO concordano col fatto che sia le loro navicelle spaziali che gli stessi extraterrestri non hanno ombra, fatto secondo le credenze, caratteristico degli spiriti maligni, facilmente riconoscibili proprio per questa particolarita' quando assumono le sembianze di persone comuni.
Inoltre, l'apparizione dei dischi volanti e' generalmente accompagnata da un odore di zolfo, che come sappiamo, rappresenta l'attributo principale del diavolo. Nei luoghi in cui atterrano i dischi volanti inoltre, tutt'intorno resta erba bruciata e le persone che entrano in contatto con gli extraterrestri ricevono generalmente ustioni di vario tipo. Non e' un mistero che sia proprio il fuoco l'elemento dominante degli abitanti dell'inferno...
Gli spiriti maligni sono in grado di fare la propria comparsa sotto le forme piu' bizzarre, come testimoniano i fatti che stiamo per raccontarvi avvenuti in Russia nelle varie epoche. Ad esempio, nel 1884 nella citta' di Samara, sul Volga, ben 140 persone nell'arco di 10 minuti osservarono come attorno alla chiesa cittadina principale volava, ricoperto di una lana nerastra, un demone bestemmiante dalle sembianze di un maiale.
E fu solo il coraggio di uno dei preti presenti che gli si avvicino' toccandolo con una croce al petto a far si' che la creatura demoniaca si trasformasse in un battibaleno in una nuvola di fumo solforica. Va detto che quel giorno ben sette dei presenti toccati dalla mano del demone, la notte stessa passarono all'altro mondo.
Mentre a Smolensk, nel 1900, durante una processione fece la propria comparsa una specie di maiale peloso dal volto umano e dalla lunga coda biforcuta che fu prontamente catturato dai presenti per poi anch'esso svanire nelle loro mani sotto forma di nuvola di fumo.
Clamoroso anche il fatto avvenuto nel sud della Russia, a Volgodonsk, durante gli anni della guerra civile successiva alla rivoluzione d'ottobre. Sotto gli occhi di 40 pescatori emerse improvvisamente dall'acqua un demone, il quale prese a correre lungo il fiume, come se fosse sulla terraferma, rovesciando tutte le barche sul suo cammino e spaventando a morte i pescatori. Lo stesso essere fece successivamente la propria comparsa in un'altra citta' del sud della Russia, Taganrog, sotto gli occhi di ben 500 testimoni oculari.
Nel giugno del 1989, nella citta' di Habarovsk, nell'Estremo oriente russo, un gruppo di ragazzini fu testimone dell'atterraggio di un UFO, dal quale successivamente fuoriuscirono tre esseri privi di testa, molto simili a robot, i quali dopo aver fatto qualche passo sparirono misteriosamente nel nulla.
Per cio' che riguarda la citta' di Habarovsk, va detto che pressapoco in quello stesso periodo sono avvenuti altri fenomeni decisamente sorprendenti. Ad esempio in un lago nei pressi della citta', alcune persone sostengono di aver visto un uomo fosforescente di dimensioni enormi intento a pescare, mentre altri in un bosco hanno raccontato di aver visto una donna dall'altezza approssimativa di 3 metri dalla testa di cavallo.
Altri ancora sostengono di aver visto un gregge di capre bianche alte 3 metri, mentre un gruppo di scolare giura che di fronte ai loro occhi un grosso gatto bianco e' sceso direttamente dal cielo.
In cosa si differenzia tutto cio' dalle descrizioni "demoniache"? Uomini-maiale, pescatori fosforescenti, donne cavallo, gatti volanti...E' possibile che prima venissero presi per demoni e adesso per extraterrestri? Il giornalista ricercatore Vadim Rostov e' profondamente convinto del fatto che si tratta di apparizioni di forze sconosciute che non hanno nulla a che vedere con gli extraterrestri, individuando pero' i seguenti aspetti comuni:
1) sia gli uni che gli altri fanno la loro comparsa per un breve lasso di tempo, non piu' di un paio di minuti;
2) non lasciano prove materiali inquivocabili a seguito della loro "visita";
3) l'unico effettivo scopo che perseguono e' quello di farsi vedere;
4) scelgono luoghi poco fequentati e sempre di sera;
5) non fanno la loro comparsa in assenza di esseri umani;
6) non si fanno catturare e non restano per comunicare con le autorita' locali, la stampa e le forze dell'ordine;
7) causano diverse disgrazie, tra le quali alla salute degli esseri umani e rappresentano spesso la fonte di un tipo di paura che per lungo tempo non passa.
Che lo si voglia oppure no, il fenomeno esiste. E se da un lato la moltitudine di testimonianze femminili a proposito di regolari rapporti sessuali con gli extraterrestri possono essere il frutto di disturbi psichici, dall'altro le centinaia di migliaia di cadaveri di mucche, pecore, cani e cavalli che vengono regolarmente ritrovati in ogni angolo del mondo non rappresentano di certo allucinazioni.
Con chi allora hanno a che fare gli ufologi? Davvero con "i servi del diavolo" che fuoriescono dagli abissi per fare del male all'umanita'? Oppure si tratta di un qualcosa che ci raggiunge da un mondo parallelo sottoforma di macabre creature ?
Com'e' noto, la maggior parte delle organizzazioni religiose al mondo collega la comparsa di oggetti volanti non identificati all'attivita' del re delle tenebre e ai suoi servi. E cosi' padre Serafino, rappresentante della Chiesa ortodossa russa, nel suo libro intitolato "Ortodossia e religione del futuro" scrive: "Gli UFO non rappresentano altro che un nuovissimo espediente mediatico grazie al quale il diavolo recluta i seguaci del proprio mondo occulto". Anche il commento ufficiale da parte della Chiesa cattolica non si differenzia troppo, dal momento che i suoi rappresentanti a piu' riprese hanno definito gli UFO "un fenomeno demoniaco". Perche'?
I servitori della Chiesa ortodossa in linea di massima non tendono a negare l'esistenza di piu' forme di vita nell'universo. E' da tempo finita l'epoca quando, per affermazioni del genere, si veniva mandati al rogo e, secondo l'opinione dei padri della moderna Chiesa ortodossa, la comparsa di forme di vita non umane nel cosmo e' ritenuta assai possibile. Tuttavia gli UFO rappresentano un caso a parte.
E allora ci chiediamo: perche' gli "omini verdi" non entrano ufficialmente in contatto con noi, limitandosi a farci venire il mal di testa? Perche' gli extraterrestri terrorizzano l'umanita' con sequestri, sacrilegi ed esperienze crudeli? Perche', secondo i racconti dei testimoni oculari, l'operato degli spiriti maligni ricorda da vicino quello degli extraterrestri?
Va pero' detto a questo proposito che tra il fenomeno della cosiddetta "diavoleria" e gli UFO di cose in comune ce ne sono parecchie. Ad esempio, tutti indistintamente i testimoni oculari dell'apparizione degli UFO concordano col fatto che sia le loro navicelle spaziali che gli stessi extraterrestri non hanno ombra, fatto secondo le credenze, caratteristico degli spiriti maligni, facilmente riconoscibili proprio per questa particolarita' quando assumono le sembianze di persone comuni.
Inoltre, l'apparizione dei dischi volanti e' generalmente accompagnata da un odore di zolfo, che come sappiamo, rappresenta l'attributo principale del diavolo. Nei luoghi in cui atterrano i dischi volanti inoltre, tutt'intorno resta erba bruciata e le persone che entrano in contatto con gli extraterrestri ricevono generalmente ustioni di vario tipo. Non e' un mistero che sia proprio il fuoco l'elemento dominante degli abitanti dell'inferno...
Gli spiriti maligni sono in grado di fare la propria comparsa sotto le forme piu' bizzarre, come testimoniano i fatti che stiamo per raccontarvi avvenuti in Russia nelle varie epoche. Ad esempio, nel 1884 nella citta' di Samara, sul Volga, ben 140 persone nell'arco di 10 minuti osservarono come attorno alla chiesa cittadina principale volava, ricoperto di una lana nerastra, un demone bestemmiante dalle sembianze di un maiale.
E fu solo il coraggio di uno dei preti presenti che gli si avvicino' toccandolo con una croce al petto a far si' che la creatura demoniaca si trasformasse in un battibaleno in una nuvola di fumo solforica. Va detto che quel giorno ben sette dei presenti toccati dalla mano del demone, la notte stessa passarono all'altro mondo.
Mentre a Smolensk, nel 1900, durante una processione fece la propria comparsa una specie di maiale peloso dal volto umano e dalla lunga coda biforcuta che fu prontamente catturato dai presenti per poi anch'esso svanire nelle loro mani sotto forma di nuvola di fumo.
Clamoroso anche il fatto avvenuto nel sud della Russia, a Volgodonsk, durante gli anni della guerra civile successiva alla rivoluzione d'ottobre. Sotto gli occhi di 40 pescatori emerse improvvisamente dall'acqua un demone, il quale prese a correre lungo il fiume, come se fosse sulla terraferma, rovesciando tutte le barche sul suo cammino e spaventando a morte i pescatori. Lo stesso essere fece successivamente la propria comparsa in un'altra citta' del sud della Russia, Taganrog, sotto gli occhi di ben 500 testimoni oculari.
Nel giugno del 1989, nella citta' di Habarovsk, nell'Estremo oriente russo, un gruppo di ragazzini fu testimone dell'atterraggio di un UFO, dal quale successivamente fuoriuscirono tre esseri privi di testa, molto simili a robot, i quali dopo aver fatto qualche passo sparirono misteriosamente nel nulla.
Per cio' che riguarda la citta' di Habarovsk, va detto che pressapoco in quello stesso periodo sono avvenuti altri fenomeni decisamente sorprendenti. Ad esempio in un lago nei pressi della citta', alcune persone sostengono di aver visto un uomo fosforescente di dimensioni enormi intento a pescare, mentre altri in un bosco hanno raccontato di aver visto una donna dall'altezza approssimativa di 3 metri dalla testa di cavallo.
Altri ancora sostengono di aver visto un gregge di capre bianche alte 3 metri, mentre un gruppo di scolare giura che di fronte ai loro occhi un grosso gatto bianco e' sceso direttamente dal cielo.
In cosa si differenzia tutto cio' dalle descrizioni "demoniache"? Uomini-maiale, pescatori fosforescenti, donne cavallo, gatti volanti...E' possibile che prima venissero presi per demoni e adesso per extraterrestri? Il giornalista ricercatore Vadim Rostov e' profondamente convinto del fatto che si tratta di apparizioni di forze sconosciute che non hanno nulla a che vedere con gli extraterrestri, individuando pero' i seguenti aspetti comuni:
1) sia gli uni che gli altri fanno la loro comparsa per un breve lasso di tempo, non piu' di un paio di minuti;
2) non lasciano prove materiali inquivocabili a seguito della loro "visita";
3) l'unico effettivo scopo che perseguono e' quello di farsi vedere;
4) scelgono luoghi poco fequentati e sempre di sera;
5) non fanno la loro comparsa in assenza di esseri umani;
6) non si fanno catturare e non restano per comunicare con le autorita' locali, la stampa e le forze dell'ordine;
7) causano diverse disgrazie, tra le quali alla salute degli esseri umani e rappresentano spesso la fonte di un tipo di paura che per lungo tempo non passa.
Che lo si voglia oppure no, il fenomeno esiste. E se da un lato la moltitudine di testimonianze femminili a proposito di regolari rapporti sessuali con gli extraterrestri possono essere il frutto di disturbi psichici, dall'altro le centinaia di migliaia di cadaveri di mucche, pecore, cani e cavalli che vengono regolarmente ritrovati in ogni angolo del mondo non rappresentano di certo allucinazioni.
Con chi allora hanno a che fare gli ufologi? Davvero con "i servi del diavolo" che fuoriescono dagli abissi per fare del male all'umanita'? Oppure si tratta di un qualcosa che ci raggiunge da un mondo parallelo sottoforma di macabre creature ?
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venerdì 16 febbraio 2007
Il mistero del corpo celeste caduto in Tunguska nel 1908
Fonte : pravda.ru
Il mistero del corpo celeste abbattutosi nella taiga della Siberia orientale una mattina dell'ormai lontano 30 giugno 1908 e che provoco' la completa distruzione di oltre 2000 chilometri quadrati di boschi, praticamente gia' da un secolo turba gli animi degli scienziati.
Sinora nemmeno una delle decine di ipotesi formulate a proposito di quanto accaduto e' stata ufficialmente riconosciuta come l'autentica verita' e in questi giorni l'ennesima versione dei fatti e' stata fornita da un gruppo di scienziati russi della citta' di Krasnojarsk, i quali sostengono che la presunta "meteorite" in realta' non era altro che una cometa ghiacciata formata da acqua e carbonio.
In particolare il fisico Ghennadij Bybin, il quale da piu' di 30 anni studia il fenomeno in questione, ha esposto la propria tesi basandosi sugli studi effettuati a suo tempo da Leonid Kulik, il primo scienziato che si e' occupato dello studio del luogo in cui e' caduto il misterioso oggetto.
All'epoca Kulik trovo' nel luogo della caduta una strana sostanza a forma di ghiaccio, alla quale pero' non dette troppa importanza, dal momento che stava cercando ben altre cose. Tuttavia e' emerso che questo blocco di ghiaccio pressato contenente gas combustibili e ritrovato a 20 anni di distanza dall'esplosione, non rappresenta una sostanza eterneamente ghiacciata, come si e' pensato finora, bensi' la prova, come sostiene Bybin, che la teoria della cometa ghiacciata e' esatta.
Per la cometa, abbattutasi sul nostro pianeta a seguito di uno scontro nel cosmo sotto forma di una moltitudine di pezzi, la Terra non ha rappresentato altro che una padella rovente a contatto della quale il ghiaccio si e' rapidamente sciolto per poi esplodere.
Adesso questa versione dell'accaduto sostenuta da Byblin e' stata pubblicata e sottoposta di conseguenza ad una seria analisi. Da parte sua lo scienziato in questione spera vivamente che la teoria da lui stesso esposta sia l'ultima e la definitiva a proposito del mistero di Tunguska, tanto piu' che il 30 giugno del prossimo anno ricorrera' il primo centenario della caduta del misterioso oggetto nella taiga siberiana.
A questo proposito, in periodi diversi, sono state esposte una moltitudine di teorie nel tentativo di dare una spiegazione reale di cio' che effettivamente avvenne quella mattina del 30 giugno 1908 sul territorio della Siberia orientale. Secondo quanto raccontato da molti testimoni oculari dell'avvenimento, nel cielo era stata notata un'enorme palla di fuoco accompagnata da effetti sonori e di luce.
Ne segui' l'impatto col suolo terrestre e la conseguente terribile esplosione, udita su di una superficie superiore al milione di metri quadri e dalla devastante potenza pari a quella ipotetica di duemila delle bombe atomiche che gli americani sganciarono nell'agosto del 1945 su Hiroshima e Nagasaki.
Le prime ricerche a proposito del misterioso fenomeno di Tunguska, vennero condotte solamente all'inizio degli anni '20 dello scorso secolo da parte di quattro speciali commissioni inviate sul luogo dell'accaduto, organizzate dall'Accademia delle Scienze dell'URSS e guidate da Leonid Kulik.
Da allora ad oggi, sono state esposte piu' di cento ipotesi fantastiche nel tentativo di dare una spiegazione logica all'accaduto, ipotesi che vanno dall'esplosione di gas metano alla caduta nella taiga siberiana di una navicella extraterrestre.
Non molto prima dell'esposizione della teoria da parte dello scienziato russo Bybin, si era espresso a proposito un gruppo di scienziati italiani, secondo i quali la meteorite di Tunguska non era altro che un asteroide dalla consistenza assai poco compatta, fattore che, al contatto con l'atmosfera terrestre ne provoco' il surriscaldamento e la relativa esplosione.
Non va dimenticato pero' il fatto che gli stessi scienziati italiani hanno ammesso di essere sicuri della tesi da loro fornita solamente all'80%. Ecco perche' le ricerche in grado di dare una risposta definitiva al mistero di Tunguska continuano ad andare avanti.
Il mistero del corpo celeste abbattutosi nella taiga della Siberia orientale una mattina dell'ormai lontano 30 giugno 1908 e che provoco' la completa distruzione di oltre 2000 chilometri quadrati di boschi, praticamente gia' da un secolo turba gli animi degli scienziati.
Sinora nemmeno una delle decine di ipotesi formulate a proposito di quanto accaduto e' stata ufficialmente riconosciuta come l'autentica verita' e in questi giorni l'ennesima versione dei fatti e' stata fornita da un gruppo di scienziati russi della citta' di Krasnojarsk, i quali sostengono che la presunta "meteorite" in realta' non era altro che una cometa ghiacciata formata da acqua e carbonio.
In particolare il fisico Ghennadij Bybin, il quale da piu' di 30 anni studia il fenomeno in questione, ha esposto la propria tesi basandosi sugli studi effettuati a suo tempo da Leonid Kulik, il primo scienziato che si e' occupato dello studio del luogo in cui e' caduto il misterioso oggetto.
All'epoca Kulik trovo' nel luogo della caduta una strana sostanza a forma di ghiaccio, alla quale pero' non dette troppa importanza, dal momento che stava cercando ben altre cose. Tuttavia e' emerso che questo blocco di ghiaccio pressato contenente gas combustibili e ritrovato a 20 anni di distanza dall'esplosione, non rappresenta una sostanza eterneamente ghiacciata, come si e' pensato finora, bensi' la prova, come sostiene Bybin, che la teoria della cometa ghiacciata e' esatta.
Per la cometa, abbattutasi sul nostro pianeta a seguito di uno scontro nel cosmo sotto forma di una moltitudine di pezzi, la Terra non ha rappresentato altro che una padella rovente a contatto della quale il ghiaccio si e' rapidamente sciolto per poi esplodere.
Adesso questa versione dell'accaduto sostenuta da Byblin e' stata pubblicata e sottoposta di conseguenza ad una seria analisi. Da parte sua lo scienziato in questione spera vivamente che la teoria da lui stesso esposta sia l'ultima e la definitiva a proposito del mistero di Tunguska, tanto piu' che il 30 giugno del prossimo anno ricorrera' il primo centenario della caduta del misterioso oggetto nella taiga siberiana.
A questo proposito, in periodi diversi, sono state esposte una moltitudine di teorie nel tentativo di dare una spiegazione reale di cio' che effettivamente avvenne quella mattina del 30 giugno 1908 sul territorio della Siberia orientale. Secondo quanto raccontato da molti testimoni oculari dell'avvenimento, nel cielo era stata notata un'enorme palla di fuoco accompagnata da effetti sonori e di luce.
Ne segui' l'impatto col suolo terrestre e la conseguente terribile esplosione, udita su di una superficie superiore al milione di metri quadri e dalla devastante potenza pari a quella ipotetica di duemila delle bombe atomiche che gli americani sganciarono nell'agosto del 1945 su Hiroshima e Nagasaki.
Le prime ricerche a proposito del misterioso fenomeno di Tunguska, vennero condotte solamente all'inizio degli anni '20 dello scorso secolo da parte di quattro speciali commissioni inviate sul luogo dell'accaduto, organizzate dall'Accademia delle Scienze dell'URSS e guidate da Leonid Kulik.
Da allora ad oggi, sono state esposte piu' di cento ipotesi fantastiche nel tentativo di dare una spiegazione logica all'accaduto, ipotesi che vanno dall'esplosione di gas metano alla caduta nella taiga siberiana di una navicella extraterrestre.
Non molto prima dell'esposizione della teoria da parte dello scienziato russo Bybin, si era espresso a proposito un gruppo di scienziati italiani, secondo i quali la meteorite di Tunguska non era altro che un asteroide dalla consistenza assai poco compatta, fattore che, al contatto con l'atmosfera terrestre ne provoco' il surriscaldamento e la relativa esplosione.
Non va dimenticato pero' il fatto che gli stessi scienziati italiani hanno ammesso di essere sicuri della tesi da loro fornita solamente all'80%. Ecco perche' le ricerche in grado di dare una risposta definitiva al mistero di Tunguska continuano ad andare avanti.
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scienza
Pescato nel Mare di Azov un pesce dal volto umano
Fonte : pravda.ru
Due settimane fa, in seguito ad una forte tempesta, alcuni pescatori di un villaggio della provincia di Rostov hanno tirato fuori dalle acque del Mare di Azov un misterioso pesce di due metri dalle forme simili a quelle di uno squalo ma dalle sembianze umane che emetteva strani suoni.
Inizialmente i pescatori hanno creduto di aver pescato un alieno per cui hanno deciso di fotografare il mostro grazie ad un telefono cellulare, immagini che poi hanno ben presto fatto il giro del paese in cui vivono i pescatori autori dell'insolito episodio. Dalle immagini scattate si vedono nettamente la testa, molto simile a quella di un essere umano, il corpo, che splende come se fosse stato spalmato per mezzo di una sostanza grassa o di cera, e la lunga coda. La lunghezza del misterioso essere pescato si aggirava intorno ai due metri per un peso superiore ai 100 chilogrammi.
Tuttavia gli ufologi e gli scienziati della zona hanno dovuto constatare, con loro grande rammarico, che i pescatori autori dell'insolita pesca non si sono per niente spaventati, tant'e' che hanno comunemente deciso di friggere l'insolito pesce, asserendo poi che una carne cosi' buona non l'avevano mai provata in vita loro.
Da parte sua, il presidente dell'associazione per i fenomeni anomali di Rostov, Andrej Gorodovoj, dopo aver osservato le immagini scattate al cellulare dai pescatori, e' giunto alla conclusione che si trattasse di un essere anomalo, anche se ben difficilmente avrebbe potuto essere definito come una qualche forma di vita extraterrestre. Gorodovoj ha altresi' escluso la possibilita' che si trattasse di una sirena, sebbene a questo proposito va detto che, come confermato dallo stesso Gorodovoj, da tempo circolano leggende sulla presenza di sirene nelle acque del Mare di Azov, sebbene gli stessi ufologi dell'associazione non neghino a priori la possibilita' di altre forme di vita nelle acque del mare in questione.
Invece il vicedirettore dello zoo di Rostov, Alexander Lipkovic, ha deciso di contattare alcuni ittiologi della zona, i quali sono giunti alla conclusione che si sarebbe trattato di un essere molto simile ad uno storione. "Sinceramente non ho mai visto una cosa come questa in vita mia", e' stato il commento di Lipkovic.
Due settimane fa, in seguito ad una forte tempesta, alcuni pescatori di un villaggio della provincia di Rostov hanno tirato fuori dalle acque del Mare di Azov un misterioso pesce di due metri dalle forme simili a quelle di uno squalo ma dalle sembianze umane che emetteva strani suoni.
Inizialmente i pescatori hanno creduto di aver pescato un alieno per cui hanno deciso di fotografare il mostro grazie ad un telefono cellulare, immagini che poi hanno ben presto fatto il giro del paese in cui vivono i pescatori autori dell'insolito episodio. Dalle immagini scattate si vedono nettamente la testa, molto simile a quella di un essere umano, il corpo, che splende come se fosse stato spalmato per mezzo di una sostanza grassa o di cera, e la lunga coda. La lunghezza del misterioso essere pescato si aggirava intorno ai due metri per un peso superiore ai 100 chilogrammi.
Tuttavia gli ufologi e gli scienziati della zona hanno dovuto constatare, con loro grande rammarico, che i pescatori autori dell'insolita pesca non si sono per niente spaventati, tant'e' che hanno comunemente deciso di friggere l'insolito pesce, asserendo poi che una carne cosi' buona non l'avevano mai provata in vita loro.
Da parte sua, il presidente dell'associazione per i fenomeni anomali di Rostov, Andrej Gorodovoj, dopo aver osservato le immagini scattate al cellulare dai pescatori, e' giunto alla conclusione che si trattasse di un essere anomalo, anche se ben difficilmente avrebbe potuto essere definito come una qualche forma di vita extraterrestre. Gorodovoj ha altresi' escluso la possibilita' che si trattasse di una sirena, sebbene a questo proposito va detto che, come confermato dallo stesso Gorodovoj, da tempo circolano leggende sulla presenza di sirene nelle acque del Mare di Azov, sebbene gli stessi ufologi dell'associazione non neghino a priori la possibilita' di altre forme di vita nelle acque del mare in questione.
Invece il vicedirettore dello zoo di Rostov, Alexander Lipkovic, ha deciso di contattare alcuni ittiologi della zona, i quali sono giunti alla conclusione che si sarebbe trattato di un essere molto simile ad uno storione. "Sinceramente non ho mai visto una cosa come questa in vita mia", e' stato il commento di Lipkovic.
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scienza
mercoledì 7 febbraio 2007
Neve arancione in Siberia , non è nociva !
Fonte : pravda.ru
La neve di color arancione caduta in questi giorni in tre regioni della Siberia occidentale, non contiene sostanze nocive per la salute e la vita delle popolazioni colpite dall'anomalo fenomeno.
A questa conclusione sono giunti gli specialisti del ministero dell'Emergenza russo, " i quali dopo un'analisi di alcuni campioni della neve in questione hanno stabilito che i fiocchi di neve di color arancione caduti in questi giorni in alcune zone delle provincie di Omsk, Tomsk, e successivamente Tiumen, non contengono sostanze chimiche, tossiche o radioattive", ha dichiarato il portavoce del ministero dell'Emergenza di Omsk Viktor Belzov, aggiungendo che l'analisi dell'insolita neve e' stata effettuata in diversi laboratori delle citta' siberiane di Novosibirsk, Omsk e Tomsk.
Gli specialisti hanno stabilito che la neve caduta nelle tre zone siberiane la notte del 31 gennaio, ha assunto sfumature giallastre ed arancioni a causa dell'alto concentrato di ferro, sebbene siano giunti alla conclusione che sia ancora presto per stabilire le cause effettive della caduta di fiocchi di neve di un colore cosi' insolito.
"Gli specialisti hanno stabilito che le sostanze contenute nei fiocchi di neve esaminati non sono tossiche e che la concentrazione di ferro in esse contenute e' di quattro volte superiore alla media", ha inoltre affermato Belzov. "I campioni gia' esaminati, sono stati inviati a Mosca e Krasnojarsk per un'ulteriore e piu' approfondita analisi al fine di stabilirne l'esatta composizione", ha aggiunto il portavoce del ministero dell'Emergenza della sezione di Omsk.
Una delle ipotesi ventilate all'inizio, al fine di dare una spiegazione all'anomalo fenomeno, consisteva nel fatto che si trattasse di scorie industriali fuoriuscite, frutto di un'avaria avvenuta in un qualche stabilimento industriale del vicino Kazhakstan. A smentire questa questa possibilita' ci ha pero' pensato il vicepresidente del controllo ambientale del Kazakhstan Kenes Temirhanov, il quale ha dichiarato: "E' fuori di dubbio il fatto che la caduta di fiocchi di neve di color arancione in alcune regioni della Siberia occidentale sia collegata ad un' avaria avvenuta all'interno di uno dei nostri stabilimenti industrali. Da parte nostra effettuiamo giornalmente un monitoraggio di tutte le nostre aziende e, in caso di avaria, le informazioni a proposito vengono trasmesse automaticamente anche al ministero dell'Emergenza della Federazione Russa".
Ricordiamo che la notte del 31 gennaio, dapprima nella provincia di Omsk e successivamente in quella delle vicine Tomsk e Tiumen, erano caduti fiocchi di neve che avevano assunto sfumature che svariavano dal giallo chiaro all'arancione e che presentavano macchie oleose, dall'odore simile a quello della muffa. Nella sola provincia di Omsk, la prima interessata dall'anomalo fenomeno, l'insolita neve era caduta su di una superficie complessiva di circa 1500 metri quadri popolata da circa 27.000 persone.
La neve di color arancione caduta in questi giorni in tre regioni della Siberia occidentale, non contiene sostanze nocive per la salute e la vita delle popolazioni colpite dall'anomalo fenomeno.
A questa conclusione sono giunti gli specialisti del ministero dell'Emergenza russo, " i quali dopo un'analisi di alcuni campioni della neve in questione hanno stabilito che i fiocchi di neve di color arancione caduti in questi giorni in alcune zone delle provincie di Omsk, Tomsk, e successivamente Tiumen, non contengono sostanze chimiche, tossiche o radioattive", ha dichiarato il portavoce del ministero dell'Emergenza di Omsk Viktor Belzov, aggiungendo che l'analisi dell'insolita neve e' stata effettuata in diversi laboratori delle citta' siberiane di Novosibirsk, Omsk e Tomsk.
Gli specialisti hanno stabilito che la neve caduta nelle tre zone siberiane la notte del 31 gennaio, ha assunto sfumature giallastre ed arancioni a causa dell'alto concentrato di ferro, sebbene siano giunti alla conclusione che sia ancora presto per stabilire le cause effettive della caduta di fiocchi di neve di un colore cosi' insolito.
"Gli specialisti hanno stabilito che le sostanze contenute nei fiocchi di neve esaminati non sono tossiche e che la concentrazione di ferro in esse contenute e' di quattro volte superiore alla media", ha inoltre affermato Belzov. "I campioni gia' esaminati, sono stati inviati a Mosca e Krasnojarsk per un'ulteriore e piu' approfondita analisi al fine di stabilirne l'esatta composizione", ha aggiunto il portavoce del ministero dell'Emergenza della sezione di Omsk.
Una delle ipotesi ventilate all'inizio, al fine di dare una spiegazione all'anomalo fenomeno, consisteva nel fatto che si trattasse di scorie industriali fuoriuscite, frutto di un'avaria avvenuta in un qualche stabilimento industriale del vicino Kazhakstan. A smentire questa questa possibilita' ci ha pero' pensato il vicepresidente del controllo ambientale del Kazakhstan Kenes Temirhanov, il quale ha dichiarato: "E' fuori di dubbio il fatto che la caduta di fiocchi di neve di color arancione in alcune regioni della Siberia occidentale sia collegata ad un' avaria avvenuta all'interno di uno dei nostri stabilimenti industrali. Da parte nostra effettuiamo giornalmente un monitoraggio di tutte le nostre aziende e, in caso di avaria, le informazioni a proposito vengono trasmesse automaticamente anche al ministero dell'Emergenza della Federazione Russa".
Ricordiamo che la notte del 31 gennaio, dapprima nella provincia di Omsk e successivamente in quella delle vicine Tomsk e Tiumen, erano caduti fiocchi di neve che avevano assunto sfumature che svariavano dal giallo chiaro all'arancione e che presentavano macchie oleose, dall'odore simile a quello della muffa. Nella sola provincia di Omsk, la prima interessata dall'anomalo fenomeno, l'insolita neve era caduta su di una superficie complessiva di circa 1500 metri quadri popolata da circa 27.000 persone.
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scienza
Mosca : 24enne riprende UFO con videocamera
Fonte : pravda.ru
Yurij Senkin, 24enne moscovita residente in un quartiere chiamato Krasnogvardieiskij, situato nella zona meridionale di Mosca, e' stato testimone oculare la sera del 5 febbraio della comparsa di un misterioso oggetto volante fosforescente nei cieli della capitale direttamente dalla finestra dell'appartamento in cui vive.
Secondo quanto raccontato da Yurij, non si tratta della prima volta che il ragazzo assiste personalmente alla comparsa di dischi volanti; il fatto e' che in precedenza cio' avveniva sempre di mattina, prima dell'alba, motivo per il quale Yurij non ha mai fatto in tempo a riprenderli con la sua videocamera.
Il misterioso oggetto volante fissato sulla videocamera dal testimone ad una distanza approssimativa di un chilometro, cambiava continuamente e repentinamente traiettoria e con il suo avvicinarsi aumentava altresi' l'intensita' del suo bagliore. Tutto cio', secondo quanto raccontato successivamente da Yurij, e' durato in tutto all'incirca cinque minuti, dopo che l'UFO e' improvvisamente scomparso.
A tale proposito, Yurij ha altresi' tenuto a sottolineare che fenomeni simili li ha gia' osservati, e abbastanza spesso, in prossimita' dell'aeroporto moscovita "Domodedovo", aggiungendo inoltre di non aver alcun dubbio sul fatto che l'oggetto volante da lui immortalato con la videocamera fosse proprio un UFO.
In precedenza, e piu' esattamente il 24 gennaio, sempre nella capitale russa si era verificato un altro avvistamento di ben tre oggetti volanti, fatto al quale il giorno successivo era stato dato ampio risalto su un canale televisivo moscovita privato nel corso della trasmissione "Le nostre notizie".
Quella sera infatti furono molti i moscoviti a telefonare in diretta per confermare di avere visto con i propri occhi tre oggetti volanti fosforescenti di color arancione, uno dei quali di forma quadrata con un cerchio all'interno.
Yurij Senkin, 24enne moscovita residente in un quartiere chiamato Krasnogvardieiskij, situato nella zona meridionale di Mosca, e' stato testimone oculare la sera del 5 febbraio della comparsa di un misterioso oggetto volante fosforescente nei cieli della capitale direttamente dalla finestra dell'appartamento in cui vive.
Secondo quanto raccontato da Yurij, non si tratta della prima volta che il ragazzo assiste personalmente alla comparsa di dischi volanti; il fatto e' che in precedenza cio' avveniva sempre di mattina, prima dell'alba, motivo per il quale Yurij non ha mai fatto in tempo a riprenderli con la sua videocamera.
Il misterioso oggetto volante fissato sulla videocamera dal testimone ad una distanza approssimativa di un chilometro, cambiava continuamente e repentinamente traiettoria e con il suo avvicinarsi aumentava altresi' l'intensita' del suo bagliore. Tutto cio', secondo quanto raccontato successivamente da Yurij, e' durato in tutto all'incirca cinque minuti, dopo che l'UFO e' improvvisamente scomparso.
A tale proposito, Yurij ha altresi' tenuto a sottolineare che fenomeni simili li ha gia' osservati, e abbastanza spesso, in prossimita' dell'aeroporto moscovita "Domodedovo", aggiungendo inoltre di non aver alcun dubbio sul fatto che l'oggetto volante da lui immortalato con la videocamera fosse proprio un UFO.
In precedenza, e piu' esattamente il 24 gennaio, sempre nella capitale russa si era verificato un altro avvistamento di ben tre oggetti volanti, fatto al quale il giorno successivo era stato dato ampio risalto su un canale televisivo moscovita privato nel corso della trasmissione "Le nostre notizie".
Quella sera infatti furono molti i moscoviti a telefonare in diretta per confermare di avere visto con i propri occhi tre oggetti volanti fosforescenti di color arancione, uno dei quali di forma quadrata con un cerchio all'interno.
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ufo
venerdì 2 febbraio 2007
Mothman "l'uomofalena" : uccello della Virginia Occidentale
Fonte : pravda.ru
Apparso nel 1966, nella rivista "Rying Saucer Review", questo articolo del giornalista John Keel racconta le prime apparizioni del "MOTHMAN" nella letteratura ufologica. La storia del "MOTHMAN" e' alla frontiera tra l'ufologia "classica" e le inchieste fortiane dell'improbabile.
Questo articolo che a realmente un valore culturale e storico, precederа' il libro che John Keel pubblicherа' qualche anno piu' tardi, e contiene giа tutta la "mitologia" del "MOTHMAN" che va a impregnare la cultura americana per lungo tempo (nel 2001 esce il film "The Mothman Prophecies") adattato dal libro di Keel.
Gli avvenimenti di Point Pleasant cosi come sono rapportati da John Keel restano per lo meno molto bizzarri! Si tratta semplicemente dell'entusiasmo e dell'immaginazione dei testimoni? Personalmente non lo credo: sicuramente qualche cosa d'anormale e' successo all'epoca, la qui origine reale si e' probabilmente persa e alterata, per lasciare il posto al mito del "MOTHMAN".
Nel 1966 una nuova creatura misteriosa ha fatto la sua apparizione presso la piccola cittadina di Point Pleasant, situata a 320 km a Ovest della regione dove fu osservato il celebre "Mostro di Flatwoods" nel 1952. Dotato di ali - e questo lo differenzia del suo cugino di Flatwoods - il mostro di Poin Pleasant sembra capace di inseguire un'automobile che viaggia a oltre 150 km/h, senza nemmeno dover battere le ali! Nella regione, l'hanno soppranominato "l'uccello", ma, ovunque i giornalisti l'hanno immediatamente ribattezzato "Mothman": cioe' "l'uomofalena".
Indipendentemente dalla sua natura, questo "uccello" ha giа terrorizzato molti e rimane un enigma per la maggior parte degli scienziati, siano essi biologi od ornitologi. Dal dicembre 1966, mi sono recato cinque volte a Point Pleasant e ho intervistato approfonditamente numerosi testimoni. Le loro vite sono a volte radicalmente cambiate dalla loro esperienza terribile con "l'uomo falena".
Apparso nel 1966, nella rivista "Rying Saucer Review", questo articolo del giornalista John Keel racconta le prime apparizioni del "MOTHMAN" nella letteratura ufologica. La storia del "MOTHMAN" e' alla frontiera tra l'ufologia "classica" e le inchieste fortiane dell'improbabile.
Questo articolo che a realmente un valore culturale e storico, precederа' il libro che John Keel pubblicherа' qualche anno piu' tardi, e contiene giа tutta la "mitologia" del "MOTHMAN" che va a impregnare la cultura americana per lungo tempo (nel 2001 esce il film "The Mothman Prophecies") adattato dal libro di Keel.
Gli avvenimenti di Point Pleasant cosi come sono rapportati da John Keel restano per lo meno molto bizzarri! Si tratta semplicemente dell'entusiasmo e dell'immaginazione dei testimoni? Personalmente non lo credo: sicuramente qualche cosa d'anormale e' successo all'epoca, la qui origine reale si e' probabilmente persa e alterata, per lasciare il posto al mito del "MOTHMAN".
Nel 1966 una nuova creatura misteriosa ha fatto la sua apparizione presso la piccola cittadina di Point Pleasant, situata a 320 km a Ovest della regione dove fu osservato il celebre "Mostro di Flatwoods" nel 1952. Dotato di ali - e questo lo differenzia del suo cugino di Flatwoods - il mostro di Poin Pleasant sembra capace di inseguire un'automobile che viaggia a oltre 150 km/h, senza nemmeno dover battere le ali! Nella regione, l'hanno soppranominato "l'uccello", ma, ovunque i giornalisti l'hanno immediatamente ribattezzato "Mothman": cioe' "l'uomofalena".
Indipendentemente dalla sua natura, questo "uccello" ha giа terrorizzato molti e rimane un enigma per la maggior parte degli scienziati, siano essi biologi od ornitologi. Dal dicembre 1966, mi sono recato cinque volte a Point Pleasant e ho intervistato approfonditamente numerosi testimoni. Le loro vite sono a volte radicalmente cambiate dalla loro esperienza terribile con "l'uomo falena".
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scienza
lunedì 29 gennaio 2007
Tokyo : Squalo preistorico
Fonte : pravda.ru
E’ stato un tranquillo pescatore giapponese ad avvistare questa strana creatura in mare, apparsa all’improvviso davanti ai suoi occhi, ma dopo questo primo ragionevole stupore ha scoperto che il “mostro” era emerso dagli abissi per andare a morire proprio nei pressi delle coste nipponiche. Infatti, una volta catturato, è morto dopo poche ore.
In effetti l’aspetto dell’animale è dei più inquietanti: un’anguilla gigantesca con la testa da pescecane, l’occhio agguerrito, l’enorme bocca piena di denti affilati e sfrangiati come coralli molto taglienti.
Consegnato immediatamente agli esperti della Marina giapponese, è stato portato nel Parco Marino Awashima e lì filmato: il corpo del pescione si è così rivelato essere quello di una femmina, appartenente ad una rarissima specie chiamata “squalo arricciato”, una sorta di fossile vivente rimasto uguale dalla preistoria a oggi, con una lunghezza totale di 1,6 metri ed un peso di 7,5 chili.
L’esistenza di questo raro esemplare risalirebbe addirittura a 80 milioni di anni fa ed il problema di questa specie, che vive solo a più di 600 metri di profondità è che, una volta giunti in superficie, hanno scarsissime possibilità di sopravvivere.
E’ stato un tranquillo pescatore giapponese ad avvistare questa strana creatura in mare, apparsa all’improvviso davanti ai suoi occhi, ma dopo questo primo ragionevole stupore ha scoperto che il “mostro” era emerso dagli abissi per andare a morire proprio nei pressi delle coste nipponiche. Infatti, una volta catturato, è morto dopo poche ore.
In effetti l’aspetto dell’animale è dei più inquietanti: un’anguilla gigantesca con la testa da pescecane, l’occhio agguerrito, l’enorme bocca piena di denti affilati e sfrangiati come coralli molto taglienti.
Consegnato immediatamente agli esperti della Marina giapponese, è stato portato nel Parco Marino Awashima e lì filmato: il corpo del pescione si è così rivelato essere quello di una femmina, appartenente ad una rarissima specie chiamata “squalo arricciato”, una sorta di fossile vivente rimasto uguale dalla preistoria a oggi, con una lunghezza totale di 1,6 metri ed un peso di 7,5 chili.
L’esistenza di questo raro esemplare risalirebbe addirittura a 80 milioni di anni fa ed il problema di questa specie, che vive solo a più di 600 metri di profondità è che, una volta giunti in superficie, hanno scarsissime possibilità di sopravvivere.
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scienza
lunedì 22 gennaio 2007
Pianeta seriamente a rischio : il clima un disastro !
Fonte : corriere.it
Il rapporto di un panel di 2500 scienziati inchioda le responsabilità umana: «E' colpa nostra per i gas serra»
OSLO- I 2500 esperti di clima dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) hanno appena concluso il loro rapporto sulle prospettive del pianeta, che sarà ufficialmente presentato ai primi di febbraio del 2007, e non elargiscono buone parole. Se nella loro relazione del 2001 ci giudicavano infatti «probabilmente colpevoli» dei cambiamenti climatici ora il loro giudizio è «colpevoli» senza mezzi termini.
Non ci sarebbero scuse. Se la Terra si sta avviando sempre più rapidamente al disastro a causa del riscaldamento non è colpa della natura, ma nostra, che non abbiamo ridotto l'emissione di gas serra continuando imperterriti, per esempio, a usare combustibili fossili nonostante gli accorati avvertimenti degli scienziati.
E così ora dovremo pagarne le spese.
Quali? Secondo il rapporto un incremento della temperatura da 2 a 4,5 gradi centigradi entro il 2100, con conseguente scioglimento di ghiacci, desertificazione, distruzione delle risorse agricole, ondate di caldo.
Una situazione che minerebbe radicalmente la possibilità di sopravvivenza di milioni di persone, oltre a modificare drasticamente gli scenari geo-sociali del pianeta.
I DATI - Come anticipato dal Corriere della Sera nel novembre scorso, il dato più preoccupante, che deriva da misure strumentali oggettive, è l' incremento del tasso di crescita annuo delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, in particolare dell' anidride carbonica (Co2, il principale fra i gas serra), generata dalle combustioni. Le emissioni totali di questo gas serra sono passate da 19,8 miliardi di tonnellate annue del 1980, a 23,4 del 1990, a 26 attuali. Un incremento così rapido fa sì che gli oceani e gli ecosistemi terrestri stiano perdendo progressivamente la capacità di assorbirlo e di conseguenza aumenta il suo accumulo in atmosfera. L' attuale concentrazione di Co2, pari a 380 parti per milione, è la più alta riscontrata nell' ultimo milione di anni, come risulta dalle analisi effettuate nei ghiacci dell' Antartide; e attualmente cresce al ritmo di 2 parti per milione l' anno: il più elevato tasso degli ultimi ventimila anni.
NOI E LA NATURA - Secondo le valutazioni Ipcc, l'accumulo dei gas serra di origine antropica ha già modificato le condizioni fisiche dell' atmosfera, al punto di causare un surplus di riscaldamento o «effetto serra aggiuntivo» che vale circa l' 1,7% rispetto a quello naturale. Per la precisione, l' effetto serra naturale (dovuto in prevalenza al vapor d' acqua atmosferico) viene stimato 180 watt per ogni metro quadrato di superficie terrestre; quello aggiuntivo 3 watt. Quest' ultimo, tuttavia, è attenuato di circa il 50% dai vari tipi di inquinanti (particelle e aerosol) in sospensione nell' atmosfera, sia pure in maniera disomogenea da posto a posto. Quel che rimane dell' effetto serra aggiuntivo è, da un punto di vista fisico, perfettamente coerente con l' aumento delle temperature medie di meno di un grado osservato nell' ultimo secolo.
RIMEDI - C'è però anche qualche buona notizia: se saranno presi provvedimenti adeguati, ci dicono gli scienziati, le prospettive potrebbero in parte cambiare. Ma qui gli esperti dell'Ipcc non fanno sconti: se i Governi non adotteranno i provvedimenti suggeriti non ci saranno speranze.
Il rapporto di un panel di 2500 scienziati inchioda le responsabilità umana: «E' colpa nostra per i gas serra»
OSLO- I 2500 esperti di clima dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) hanno appena concluso il loro rapporto sulle prospettive del pianeta, che sarà ufficialmente presentato ai primi di febbraio del 2007, e non elargiscono buone parole. Se nella loro relazione del 2001 ci giudicavano infatti «probabilmente colpevoli» dei cambiamenti climatici ora il loro giudizio è «colpevoli» senza mezzi termini.
Non ci sarebbero scuse. Se la Terra si sta avviando sempre più rapidamente al disastro a causa del riscaldamento non è colpa della natura, ma nostra, che non abbiamo ridotto l'emissione di gas serra continuando imperterriti, per esempio, a usare combustibili fossili nonostante gli accorati avvertimenti degli scienziati.
E così ora dovremo pagarne le spese.
Quali? Secondo il rapporto un incremento della temperatura da 2 a 4,5 gradi centigradi entro il 2100, con conseguente scioglimento di ghiacci, desertificazione, distruzione delle risorse agricole, ondate di caldo.
Una situazione che minerebbe radicalmente la possibilità di sopravvivenza di milioni di persone, oltre a modificare drasticamente gli scenari geo-sociali del pianeta.
I DATI - Come anticipato dal Corriere della Sera nel novembre scorso, il dato più preoccupante, che deriva da misure strumentali oggettive, è l' incremento del tasso di crescita annuo delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, in particolare dell' anidride carbonica (Co2, il principale fra i gas serra), generata dalle combustioni. Le emissioni totali di questo gas serra sono passate da 19,8 miliardi di tonnellate annue del 1980, a 23,4 del 1990, a 26 attuali. Un incremento così rapido fa sì che gli oceani e gli ecosistemi terrestri stiano perdendo progressivamente la capacità di assorbirlo e di conseguenza aumenta il suo accumulo in atmosfera. L' attuale concentrazione di Co2, pari a 380 parti per milione, è la più alta riscontrata nell' ultimo milione di anni, come risulta dalle analisi effettuate nei ghiacci dell' Antartide; e attualmente cresce al ritmo di 2 parti per milione l' anno: il più elevato tasso degli ultimi ventimila anni.
NOI E LA NATURA - Secondo le valutazioni Ipcc, l'accumulo dei gas serra di origine antropica ha già modificato le condizioni fisiche dell' atmosfera, al punto di causare un surplus di riscaldamento o «effetto serra aggiuntivo» che vale circa l' 1,7% rispetto a quello naturale. Per la precisione, l' effetto serra naturale (dovuto in prevalenza al vapor d' acqua atmosferico) viene stimato 180 watt per ogni metro quadrato di superficie terrestre; quello aggiuntivo 3 watt. Quest' ultimo, tuttavia, è attenuato di circa il 50% dai vari tipi di inquinanti (particelle e aerosol) in sospensione nell' atmosfera, sia pure in maniera disomogenea da posto a posto. Quel che rimane dell' effetto serra aggiuntivo è, da un punto di vista fisico, perfettamente coerente con l' aumento delle temperature medie di meno di un grado osservato nell' ultimo secolo.
RIMEDI - C'è però anche qualche buona notizia: se saranno presi provvedimenti adeguati, ci dicono gli scienziati, le prospettive potrebbero in parte cambiare. Ma qui gli esperti dell'Ipcc non fanno sconti: se i Governi non adotteranno i provvedimenti suggeriti non ci saranno speranze.
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scienza
Jakuzia : UFO acceca e spaventa la gente
Fonte : pravda.ru
Venerdi' scorso gli abitanti del villaggio di Nerjungri, situato nella repubblica della Jakuzia, sono stati testimoni oculari di un clamoroso fenomeno anomalo.
Come reso noto dall'agenzia stampa locale SakhaNews, gli abitanti del villaggio per una frazione di secondo sono stati letteralmente accecati da un improvviso bagliore causato da un oggetto volante non identificato.
Secondo i racconti dei testimoni, "sul villaggio si e' improvvisamente venuta a formare una nuvola accecante di colore azzurro dal diametro considerevole. Nel cielo, ad un'altezza decisamente inferiore a quella degli aerei, abbiamo improvvisamente notato un oggetto di forma ovale che se ne stava immobile e che scintillava in modo talmente chiaro da accecare. L'oggetto emanava una stana luce azzurrastra con sfumature gialle. Tutto cio' e' durato non piu' di un secondo e poi la luce emessa dall'oggetto si e' improvvisamente spenta. Di seguito il disco volante ha iniziato a muoversi per sparire rapidamente nell'oscurita'".
Da notare che l'accecante bagliore si e' verificato venerdi' mattina in completa assenza di sole ed e' stato altresi' registrato in un altro villaggio situato ad una trentina di chilometri da Nerjungri chiamato Ciulmana.
A tutto cio' va aggiunto il fatto che il fenomeno anomalo non e' stato registrato da nessuna apparechiatura presente nella zona, ne' da quelle che controllano la funzionalita' della centrale elettrica locale tantomeno dai radar che gestiscono il traffico aereo di un vicino aeroporto.
Gli addetti ai lavori si sono semplicemente limitati ad un'alzata di spalle nel tentativo di dare una spiegazione logica al clamoroso fenomeno anomalo. Come sempre, in questi casi, secondo loro non si tratta d'altro che di una cometa o delle parti di un missile esploso nell'atmosfera.
Venerdi' scorso gli abitanti del villaggio di Nerjungri, situato nella repubblica della Jakuzia, sono stati testimoni oculari di un clamoroso fenomeno anomalo.
Come reso noto dall'agenzia stampa locale SakhaNews, gli abitanti del villaggio per una frazione di secondo sono stati letteralmente accecati da un improvviso bagliore causato da un oggetto volante non identificato.
Secondo i racconti dei testimoni, "sul villaggio si e' improvvisamente venuta a formare una nuvola accecante di colore azzurro dal diametro considerevole. Nel cielo, ad un'altezza decisamente inferiore a quella degli aerei, abbiamo improvvisamente notato un oggetto di forma ovale che se ne stava immobile e che scintillava in modo talmente chiaro da accecare. L'oggetto emanava una stana luce azzurrastra con sfumature gialle. Tutto cio' e' durato non piu' di un secondo e poi la luce emessa dall'oggetto si e' improvvisamente spenta. Di seguito il disco volante ha iniziato a muoversi per sparire rapidamente nell'oscurita'".
Da notare che l'accecante bagliore si e' verificato venerdi' mattina in completa assenza di sole ed e' stato altresi' registrato in un altro villaggio situato ad una trentina di chilometri da Nerjungri chiamato Ciulmana.
A tutto cio' va aggiunto il fatto che il fenomeno anomalo non e' stato registrato da nessuna apparechiatura presente nella zona, ne' da quelle che controllano la funzionalita' della centrale elettrica locale tantomeno dai radar che gestiscono il traffico aereo di un vicino aeroporto.
Gli addetti ai lavori si sono semplicemente limitati ad un'alzata di spalle nel tentativo di dare una spiegazione logica al clamoroso fenomeno anomalo. Come sempre, in questi casi, secondo loro non si tratta d'altro che di una cometa o delle parti di un missile esploso nell'atmosfera.
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ufo
venerdì 19 gennaio 2007
Phnom Penh : Ragazza riappare dopo 19 anni
Fonte : repubblica.it
Sembra un film, è tutto vero. E accade in Cambogia. Per diciannove anni ha vissuto nella giungla, dove scomparve all'età di otto anni. Una ventisettenne cambogiana è tornata dai suoi genitori che l'hanno riconosciuta nonostante oggi le sue sembianze siano per metà animalesche. La vicenda è simile a quella raccontata da "Tarzan delle scimmie" di Edgar Rice Burroughs e interpretata sullo schermo da Christopher Lambert nel film Greystoke. La ragazza, Rochom P'ngieng, sparì nel 1988 mentre era di guardia a un bufalo d'acqua, in un villaggio a circa 610 chilometri a nord est della capitale Phnom Penh.
A scorgerla nella vegetazione fittissima è stato un contadino, allarmato dalla continua sparizione di cibo dalla propria abitazione. L'uomo "ha cominciato a sorvegliare l'area e si è accorto di questa ragazza che sbucava dalla giungla per appropriarsi del cibo", ha raccontato il vice capo della polizia nella provincia di Rattanakiri, Prey Chlam.
Sembra un film, è tutto vero. E accade in Cambogia. Per diciannove anni ha vissuto nella giungla, dove scomparve all'età di otto anni. Una ventisettenne cambogiana è tornata dai suoi genitori che l'hanno riconosciuta nonostante oggi le sue sembianze siano per metà animalesche. La vicenda è simile a quella raccontata da "Tarzan delle scimmie" di Edgar Rice Burroughs e interpretata sullo schermo da Christopher Lambert nel film Greystoke. La ragazza, Rochom P'ngieng, sparì nel 1988 mentre era di guardia a un bufalo d'acqua, in un villaggio a circa 610 chilometri a nord est della capitale Phnom Penh.
A scorgerla nella vegetazione fittissima è stato un contadino, allarmato dalla continua sparizione di cibo dalla propria abitazione. L'uomo "ha cominciato a sorvegliare l'area e si è accorto di questa ragazza che sbucava dalla giungla per appropriarsi del cibo", ha raccontato il vice capo della polizia nella provincia di Rattanakiri, Prey Chlam.
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news
giovedì 11 gennaio 2007
Il Misterioso Morbo di Morgellons
Fonte : nexusitalia
" Che sia una malattia aliena ? "
Edward Spencer è un neurologo che, da più di trent’anni, opera in California. È membro del Berkeley City Council. Il suo articolo, pur non contenendo elementi nuovi rispetto agli studi che abbiamo già pubblicato sul Morgellons, va segnalato perché conferma purtroppo la diffusione della sindrome; inoltre contiene un curioso riferimento a “polvere intelligente” da considerarsi con ogni probabilità uno strumento nanotecnologico.
Sebbene il medico non vi accenni, è quasi certo che il Morgellons è legato alla nefasta operazione “scie chimiche”, con cui sono diffusi i filamenti di polimeri sui quali si sofferma il neurologo. Da rilevare, infine, che i casi della sindrome sono più numerosi nelle aree sottoposte a pesante irrorazione.
Una malattia molto strana è tra noi: è il Morgellons. Negli Stati Uniti i casi registrati sono ormai 20.000, con picchi in California meridionale e nell’area del Golfo del Messico. Esistono ormai numerosi elementi in grado di dimostrare che tale patologia è associata alle nanotecnologie, in particolare alle nanofibre. La National Science Foundation definisce nanofibre quelle di dimensioni pari a 100 nanometri o inferiori.
Come sintomi il Morgellons presenta affaticamento, difficoltà di concentrazione ed altri sintomi neurologici. Questi sintomi sono associati alla presenza di sottilissime fibre che escono dalla pelle e che causano prurito intenso e lesioni cutanee. Tali fibre inoltre si muovono sotto il derma. Non esiste purtroppo alcuna terapia ed i medici, che non hanno nessuna familiarità con questa sindrome, tendono ad ignorarla. I pazienti sono etichettati come persone che soffrono di disturbi psichiatrici, ma i medici non hanno esaminato né la pelle né i filamenti, prima di formulare questa superficiale diagnosi. I filamenti blu che ho esaminato hanno un’estremità color oro e non bruciano neppure se sottoposti ad una temperatura di 1700 gradi Fahreneit. Niente di simile ai capelli che, se bruciati, sprigionano un odore caratteristico. I capelli inoltre hanno una struttura cellulare. Il Dottor Janovy ha stabilito che non sono né cellule né parassiti, ma nanomacchine veicolate, come sostiene anche la Dottoressa Hildegarde Staninger, da insetti: infatti le avvisaglie della malattia sono precedute dalla percezione di una puntura di insetto. Sono punture di insetti che provengono dai sistemi fognari.
Il Dottor Randy Wymore dell’Università dell’Oklahoma ha mandato dei campioni di fibre all’FBI, ma nulla di simile è stato trovato negli archivi forensi. Un contatto nella Naval Intelligence ha suggerito di guardare alla “polvere intelligente”. Il National Register of Enviromental Professionals ha creato un’unità di intervento per indagare sulle possibili cause ambientali della malattia. Ho chiesto al Berkeley City Council di intervenire presso l’Università della California affinché usino le loro risorse tecniche ed intellettuali per studiare questa malattia. Sotto la saggia guida di Wall Street e delle compagnie assicurative, la medicina negli Stati Uniti è precipitata in un sorprendente stato di degenerazione. La reazione del Center for Desease Control è letargica. Un semplice microscopio elettronico consente di vedere la struttura di queste fibre ed uno strumento come questo dovrebbe essere in dotazione di tutti gli ospedali. Ovviamente abbiamo urgente bisogno di terapie.
" Che sia una malattia aliena ? "
Edward Spencer è un neurologo che, da più di trent’anni, opera in California. È membro del Berkeley City Council. Il suo articolo, pur non contenendo elementi nuovi rispetto agli studi che abbiamo già pubblicato sul Morgellons, va segnalato perché conferma purtroppo la diffusione della sindrome; inoltre contiene un curioso riferimento a “polvere intelligente” da considerarsi con ogni probabilità uno strumento nanotecnologico.
Sebbene il medico non vi accenni, è quasi certo che il Morgellons è legato alla nefasta operazione “scie chimiche”, con cui sono diffusi i filamenti di polimeri sui quali si sofferma il neurologo. Da rilevare, infine, che i casi della sindrome sono più numerosi nelle aree sottoposte a pesante irrorazione.
Una malattia molto strana è tra noi: è il Morgellons. Negli Stati Uniti i casi registrati sono ormai 20.000, con picchi in California meridionale e nell’area del Golfo del Messico. Esistono ormai numerosi elementi in grado di dimostrare che tale patologia è associata alle nanotecnologie, in particolare alle nanofibre. La National Science Foundation definisce nanofibre quelle di dimensioni pari a 100 nanometri o inferiori.
Come sintomi il Morgellons presenta affaticamento, difficoltà di concentrazione ed altri sintomi neurologici. Questi sintomi sono associati alla presenza di sottilissime fibre che escono dalla pelle e che causano prurito intenso e lesioni cutanee. Tali fibre inoltre si muovono sotto il derma. Non esiste purtroppo alcuna terapia ed i medici, che non hanno nessuna familiarità con questa sindrome, tendono ad ignorarla. I pazienti sono etichettati come persone che soffrono di disturbi psichiatrici, ma i medici non hanno esaminato né la pelle né i filamenti, prima di formulare questa superficiale diagnosi. I filamenti blu che ho esaminato hanno un’estremità color oro e non bruciano neppure se sottoposti ad una temperatura di 1700 gradi Fahreneit. Niente di simile ai capelli che, se bruciati, sprigionano un odore caratteristico. I capelli inoltre hanno una struttura cellulare. Il Dottor Janovy ha stabilito che non sono né cellule né parassiti, ma nanomacchine veicolate, come sostiene anche la Dottoressa Hildegarde Staninger, da insetti: infatti le avvisaglie della malattia sono precedute dalla percezione di una puntura di insetto. Sono punture di insetti che provengono dai sistemi fognari.
Il Dottor Randy Wymore dell’Università dell’Oklahoma ha mandato dei campioni di fibre all’FBI, ma nulla di simile è stato trovato negli archivi forensi. Un contatto nella Naval Intelligence ha suggerito di guardare alla “polvere intelligente”. Il National Register of Enviromental Professionals ha creato un’unità di intervento per indagare sulle possibili cause ambientali della malattia. Ho chiesto al Berkeley City Council di intervenire presso l’Università della California affinché usino le loro risorse tecniche ed intellettuali per studiare questa malattia. Sotto la saggia guida di Wall Street e delle compagnie assicurative, la medicina negli Stati Uniti è precipitata in un sorprendente stato di degenerazione. La reazione del Center for Desease Control è letargica. Un semplice microscopio elettronico consente di vedere la struttura di queste fibre ed uno strumento come questo dovrebbe essere in dotazione di tutti gli ospedali. Ovviamente abbiamo urgente bisogno di terapie.
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scienza
martedì 9 gennaio 2007
USA, avvistato Ufo all'aeroporto di Chicago
Fonte : ufologia.net
Collaborazione : tgcom.it
L'autorita' di controllo dell'aviazione, la "Federal Aviation Administration", pensano si sia trattatato di un fenomeno meteorologico. Ma i dipendenti di una compagnia aerea giurano di aver visto il disco volante , ecco come le autorità cercano subito di smentire il caso .
Ancora un avvistamento di un cosiddetto oggetto volante non identificato. Questa volta in Usa, dove un enorme disco volante sarebbe stato visto a novembre sopra l'aeroporto internazionale O'Hare di Chicago. La rivelazione è stata fatta al Chicago TribuneI da alcuni dipendenti della compagnia aerea United Airlines, che sono stati testimoni dell'evento. L'Ufo si è poi allontanato tanto velocemente da bucare le nuvole.
Secondo quanto dichiarato, intorno alle 16 del pomeriggio alcune persone hanno visto chiaramente un oggetto a forma di disco e privo di oblò che stazionava a mezz'aria sul terminal C dell'aeroporto, prima di sparire dopo qualche istante.
La Faa, l'ente americano per l'aviazione civile, ha negato di avere avuto notizia di un simile avvenimento e un suo portavoce ha detto che non è stata aperta nessuna inchiesta.
A smontare il caso ci pensa lo stesso giornale, di solito molto attento a questo tipo di eventi, affermando che il misterioso oggetto potrebbe essere stato anche una sonda o un qualche veicolo militare segreto in un volo sperimentale.
Chicago, 1 gennaio 2007 - Le autorita' federali degli Stati Uniti rispondono scettiche e dicono che probabilmente si tratta solo di condizioni atmosferiche "particolari", ma i dipendenti della compagnia aerea americana giurano: lo scorso autunno, hanno visto volare un oggetto strano e misterioso nei cieli dell'aeroporto O-Hare Airport di Chicago.
Che si tratti di un ufo? Secondo le testimonianze raccolte, l'oggetto avrebbe volato senza alcuna luce, e sarebbe rimasto in prossimita' dell'aeroporto, prima di scomparire tra le nuvole. L'autorita' di controllo dell'aviazione, la "Federal Aviation Administration" ha ammesso di aver ricevuto una telefonata dalla torre di controllo di O'Hare, precisamente da parte di un dipendente United.
Tuttavia, nessun controllore di volo avrebbe visto l'oggetto misterioso a forma di disco. Elizabeth Isham Cory, portavoce dell'FAA, ha detto inoltre che anche i controlli con il radar hanno dato esito negativo.
"La nostra tesi e' che si e' trattato di un fenomeno meteorologico - ha detto Cory - Quella notte, c'erano condizioni atmosferiche perfette in termini di basse nuvole e di molta luce proveniente dall'aeroporto. Quando la luce colpisce le nuvole, a volte si possono vedere cose molto bizzarre".
E Craig Brzych, controllore di volo dell'aeroporto, ha risposto divertito. "Volare sette milioni di anni luce per arrivare a O'Hare e poi decidere di tornare a casa soltanto perche' le piste erano occupate, e' semplicemente inaccettabile".
Ma la battuta non fa ridere affatto i testimoni oculari che, intervistati dal Chicago Tribune, ammettono di essere frustrati per il fatto che ne' il governo, ne' la compagnia aerea hanno deciso di avviare un'indagine sul caso.
Collaborazione : tgcom.it
L'autorita' di controllo dell'aviazione, la "Federal Aviation Administration", pensano si sia trattatato di un fenomeno meteorologico. Ma i dipendenti di una compagnia aerea giurano di aver visto il disco volante , ecco come le autorità cercano subito di smentire il caso .
Ancora un avvistamento di un cosiddetto oggetto volante non identificato. Questa volta in Usa, dove un enorme disco volante sarebbe stato visto a novembre sopra l'aeroporto internazionale O'Hare di Chicago. La rivelazione è stata fatta al Chicago TribuneI da alcuni dipendenti della compagnia aerea United Airlines, che sono stati testimoni dell'evento. L'Ufo si è poi allontanato tanto velocemente da bucare le nuvole.
Secondo quanto dichiarato, intorno alle 16 del pomeriggio alcune persone hanno visto chiaramente un oggetto a forma di disco e privo di oblò che stazionava a mezz'aria sul terminal C dell'aeroporto, prima di sparire dopo qualche istante.
La Faa, l'ente americano per l'aviazione civile, ha negato di avere avuto notizia di un simile avvenimento e un suo portavoce ha detto che non è stata aperta nessuna inchiesta.
A smontare il caso ci pensa lo stesso giornale, di solito molto attento a questo tipo di eventi, affermando che il misterioso oggetto potrebbe essere stato anche una sonda o un qualche veicolo militare segreto in un volo sperimentale.
Chicago, 1 gennaio 2007 - Le autorita' federali degli Stati Uniti rispondono scettiche e dicono che probabilmente si tratta solo di condizioni atmosferiche "particolari", ma i dipendenti della compagnia aerea americana giurano: lo scorso autunno, hanno visto volare un oggetto strano e misterioso nei cieli dell'aeroporto O-Hare Airport di Chicago.
Che si tratti di un ufo? Secondo le testimonianze raccolte, l'oggetto avrebbe volato senza alcuna luce, e sarebbe rimasto in prossimita' dell'aeroporto, prima di scomparire tra le nuvole. L'autorita' di controllo dell'aviazione, la "Federal Aviation Administration" ha ammesso di aver ricevuto una telefonata dalla torre di controllo di O'Hare, precisamente da parte di un dipendente United.
Tuttavia, nessun controllore di volo avrebbe visto l'oggetto misterioso a forma di disco. Elizabeth Isham Cory, portavoce dell'FAA, ha detto inoltre che anche i controlli con il radar hanno dato esito negativo.
"La nostra tesi e' che si e' trattato di un fenomeno meteorologico - ha detto Cory - Quella notte, c'erano condizioni atmosferiche perfette in termini di basse nuvole e di molta luce proveniente dall'aeroporto. Quando la luce colpisce le nuvole, a volte si possono vedere cose molto bizzarre".
E Craig Brzych, controllore di volo dell'aeroporto, ha risposto divertito. "Volare sette milioni di anni luce per arrivare a O'Hare e poi decidere di tornare a casa soltanto perche' le piste erano occupate, e' semplicemente inaccettabile".
Ma la battuta non fa ridere affatto i testimoni oculari che, intervistati dal Chicago Tribune, ammettono di essere frustrati per il fatto che ne' il governo, ne' la compagnia aerea hanno deciso di avviare un'indagine sul caso.
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ufo
lunedì 8 gennaio 2007
Effetto serra : Warning !
Fonte : corriere.it
Collaborazione : mystero
Nel 2050 il Mediterraneo dovrà fare i conti con la carenza di acqua. E i flussi turistici si sposteranno verso il Nord Europa.
Il surriscaldamento globale potrebbe avere serie conseguenze per tutti, compresa l'economia italiana.
FLUSSI - Verso il 2050 le nazioni del Nord Europa potrebbero avere benefici dall'aumento delle temperature, ma le regioni del Mediterraneo dovranno combattere con la mancanza di acqua e la diminuzione dei turisti. Secondo l'indagine, che sarà diffusa nelle prossime settimane, il mare del Nord diventerà più caldo e i flussi turistici dal nord verso il sud (circa 100 milioni di persone all'anno, pari a 100 miliardi di euro) rallenteranno «con drammatiche conseguenze per le economie di Spagna, Grecia e Italia».
COSTI E DECESSI - Se la temperatura media annua dovesse alzarsi di 3 gradi centigradi entro il 2071, si verificheranno 87 mila decessi in più all'anno; se il rialzo sarà invece di 2,2 °C i decessi potranno arrivare a 36 mila. Secondo lo studio della Commissione, l'economia dell'Italia e degli altri Paesi del Mediterraneo verrebbe colpita a causa della «siccità, della ridotta fertilità del suolo, degli incendi e di altri fattori dovuti ai cambiamenti climatici». Nell'Europa settentrionale i raccolti aumenterebbero del 70%, mentre dell'Europa meridionale si ridurrebbero del 20% e il livello del mare potrebbe salire anche di un metro. Entro il 2020 il costo totale del surriscaldamento potrebbe arrivare a 4,4 miliardi di euro con un rialzo della temperatura di 2,2 °C rispetto agli anni Novanta; con un aumento di 3 °C i costi salirebbero a 5,9 miliardi, e fino 42,5 miliardi entro il 2080.
DIFESA - Un piano di difesa delle coste e delle spiagge potrebbe però nel lungo periodo ridurre i costi a 2,2 miliardi l'anno. Ma le acque oceaniche diventeranno più acide con gravi conseguenze sulla pesca: i pesci migreranno verso Nord e l'Europa sarà sempre più a rischio alluvioni. La Commissione vorrebbe includere anche metano e ossido di azoto tra i gas serra: riducendo la loro produzione il surriscaldamento dovrebbe rallentare. Lo scorso anno uno studio del governo belga ha riscontrato che una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 15-30% tra il 1990 e il 2020 non avrebbe un impatto complessivo sull'occupazione, grazie ai nuovi posti che dovrebbero essere creati nei settori dell'alta tecnologia come quelli dell'energia rinnovabile. «La riduzione delle emissioni globali nel 2050 a un livello che sia inferiore del 25% rispetto al 1990 - conclude lo studio - è realizzabile sia tecnicamente sia economicamente».
IL MINISTRO: «PRIORITA' MONDIALE» - Tempestivo il commento del presidente dei Verdi e ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio: «I cambiamenti climatici in atto sono una vera priorità, per l'Italia e per tutta la comunità internazionale, e devono essere affrontati per tempo e con determinazione - auspica il ministro -. Piuttosto che perdersi in polemiche sterili, la politica dovrebbe occuparsi dei veri problemi. E pensare che ancor oggi c'è chi crede che l'emergenza sia la legge elettorale e vede nel Protocollo di Kyoto un ostacolo allo sviluppo».
Collaborazione : mystero
Nel 2050 il Mediterraneo dovrà fare i conti con la carenza di acqua. E i flussi turistici si sposteranno verso il Nord Europa.
Il surriscaldamento globale potrebbe avere serie conseguenze per tutti, compresa l'economia italiana.
FLUSSI - Verso il 2050 le nazioni del Nord Europa potrebbero avere benefici dall'aumento delle temperature, ma le regioni del Mediterraneo dovranno combattere con la mancanza di acqua e la diminuzione dei turisti. Secondo l'indagine, che sarà diffusa nelle prossime settimane, il mare del Nord diventerà più caldo e i flussi turistici dal nord verso il sud (circa 100 milioni di persone all'anno, pari a 100 miliardi di euro) rallenteranno «con drammatiche conseguenze per le economie di Spagna, Grecia e Italia».
COSTI E DECESSI - Se la temperatura media annua dovesse alzarsi di 3 gradi centigradi entro il 2071, si verificheranno 87 mila decessi in più all'anno; se il rialzo sarà invece di 2,2 °C i decessi potranno arrivare a 36 mila. Secondo lo studio della Commissione, l'economia dell'Italia e degli altri Paesi del Mediterraneo verrebbe colpita a causa della «siccità, della ridotta fertilità del suolo, degli incendi e di altri fattori dovuti ai cambiamenti climatici». Nell'Europa settentrionale i raccolti aumenterebbero del 70%, mentre dell'Europa meridionale si ridurrebbero del 20% e il livello del mare potrebbe salire anche di un metro. Entro il 2020 il costo totale del surriscaldamento potrebbe arrivare a 4,4 miliardi di euro con un rialzo della temperatura di 2,2 °C rispetto agli anni Novanta; con un aumento di 3 °C i costi salirebbero a 5,9 miliardi, e fino 42,5 miliardi entro il 2080.
DIFESA - Un piano di difesa delle coste e delle spiagge potrebbe però nel lungo periodo ridurre i costi a 2,2 miliardi l'anno. Ma le acque oceaniche diventeranno più acide con gravi conseguenze sulla pesca: i pesci migreranno verso Nord e l'Europa sarà sempre più a rischio alluvioni. La Commissione vorrebbe includere anche metano e ossido di azoto tra i gas serra: riducendo la loro produzione il surriscaldamento dovrebbe rallentare. Lo scorso anno uno studio del governo belga ha riscontrato che una riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 15-30% tra il 1990 e il 2020 non avrebbe un impatto complessivo sull'occupazione, grazie ai nuovi posti che dovrebbero essere creati nei settori dell'alta tecnologia come quelli dell'energia rinnovabile. «La riduzione delle emissioni globali nel 2050 a un livello che sia inferiore del 25% rispetto al 1990 - conclude lo studio - è realizzabile sia tecnicamente sia economicamente».
IL MINISTRO: «PRIORITA' MONDIALE» - Tempestivo il commento del presidente dei Verdi e ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio: «I cambiamenti climatici in atto sono una vera priorità, per l'Italia e per tutta la comunità internazionale, e devono essere affrontati per tempo e con determinazione - auspica il ministro -. Piuttosto che perdersi in polemiche sterili, la politica dovrebbe occuparsi dei veri problemi. E pensare che ancor oggi c'è chi crede che l'emergenza sia la legge elettorale e vede nel Protocollo di Kyoto un ostacolo allo sviluppo».
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martedì 2 gennaio 2007
Il razzo vettore "Soyuz-2"
Mercoledi' sera dal cosmodromo della citta' siberiana di Bajkonur e' stato lanciato in orbita il razzo vettore "Soyuz-2" sul quale e' stato installato l'ultramoderno e potentissimo telescopio di fabbricazione francese "COROT". Adesso all'apparato unico nel suo genere, della lunghezza complessiva di 30 centimetri, spettera' il compito di monitorare circa 120.000 stelle nei prossimi tre anni.
Questo monitoraggio aiuterà gli scienziati a capire se ci sono altre forme di vita nell'universo e se ci sia un pianeta simile o uguale alla Terra , "il telescopio COROT e' in grado di , a differenza dei telescopi utilizzati finora, di vedere pianeti di dimensioni medie, pressapoco di due volte superiori alla Terra. Con i telescopi utilizzati in precedenza eravamo in grado di osservare solamente quelli piu' grandi, di dimensioni simili a Giove", ha dichiarato Daniel Rua, uno dei coordinatori del progetto.
Questo monitoraggio aiuterà gli scienziati a capire se ci sono altre forme di vita nell'universo e se ci sia un pianeta simile o uguale alla Terra , "il telescopio COROT e' in grado di , a differenza dei telescopi utilizzati finora, di vedere pianeti di dimensioni medie, pressapoco di due volte superiori alla Terra. Con i telescopi utilizzati in precedenza eravamo in grado di osservare solamente quelli piu' grandi, di dimensioni simili a Giove", ha dichiarato Daniel Rua, uno dei coordinatori del progetto.
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lunedì 1 gennaio 2007
Agenzia spaziale francese : pubblicherà 1600 video sugli UFO
Fonte : mystero
L'agenzia spaziale francese pubblicherà online il suo archivio di avvistamenti di Ufo e altri fenomeni , sul sito cnes.fr , il numero dei video archiviati e messi online sarà di 1600 , disponibili entro la fine di gennaio o a metà febbraio .
L'agenzia spaziale francese pubblicherà online il suo archivio di avvistamenti di Ufo e altri fenomeni , sul sito cnes.fr , il numero dei video archiviati e messi online sarà di 1600 , disponibili entro la fine di gennaio o a metà febbraio .
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