lunedì 19 novembre 2007

Aeronautica USA : No alla riapertura dei casi UFO

Fonte : corriere.it

NEW YORK - Ogni anno negli Stati Uniti ci sono migliaia di segnalazioni Ufo, tutte accolte con scetticismo all’aviazione militare Usa. Ma adesso un gruppo internazionale di influenti ufologi si è appellato all’amministrazione Bush affinché riapra al più presto la ricerca, archiviata da anni, «Perché - affermano - dopo l’11 settembre 2001 non possiamo più continuare d ignorare gli avvistamenti radar di oggetti non riconducibili ad aerei o elicotteri». Di recente anche la Nasa ha riaperto un caso Ufo risalente al 1965: il dossier Kecksburg.

PROJECT BLUE BOOK - Non si tratta di appassionati di fantascienza, ma di oltre una ventina tra ex piloti e ufficiali militari di ben sette nazionalità diverse che hanno chiesto al governo americano di riaprire il «Project Blue Book». Ovvero il progetto di ricerca promosso dall’aviazione militare Usa negli anni Sessanta, che per un decennio studiò il fenomeno degli Unidentified Flying Objects (Oggetti volanti non identificati). Furono oltre 12.500 le segnalazioni indagate fino al 1969 in America, quando il programma venne improvvisamente archiviato dall’Aviazione militare Usa che oggi ha fatto sapere di «non aver alcuna intenzione di riaprire il dossier Blue Book». Il motivo: «insufficienza di prove attendibili».

LOBBISTI INFLUENTI - Ma il gruppo di ex piloti e ricercatori non si arrende e sta già mobilitato i suoi lobbisti più famosi. Tra i sostenitori del progetto ci sono l’ex governatore dell’Arizona, Fife Symington, il candidato presidenziale democratico Dennis Kucinich e gli attori Shirley MacLaine e Dan Aykroyd. Per non parlare poi dell’ex presidente democratico Jimmy Carter, che testimoniò di aver visto un Ufo nel '69, prima di essere eletto governatore della Georgia. L’ex presidente repubblicano Ronald Reagan, a sua volta «testimone oculare di almeno due Unidentified Flying Objects», insieme alla moglie Nancy, discusse più volte i suoi avvistamenti con Laurence Rockefeller, il discendente del clan di miliardari americani che spese un’ingente fetta della sua fortuna per creare la «Ufo Disclosure Iniziative» per obbligare l’allora presidente Bill Clinton a de-classificare e rendere pubblici i dossier segreti del governo Usa sugli Ufo.

LUCI DI PHOENIX - Uno di questi dossier è relativo alle cosiddette «Luci di Phoenix»: una serie di luci apparse nel cielo notturno del deserto dell’Arizona, il 13 marzo 1997, e mai decifrate. A vederle c'era anche Symington, che questa settimana a Phoenix è stato uno dei moderatori di un convegno di esperti di Ufo (governatori, sindaci, ufficiali militari) che si sono incontrati per confrontare le loro esperienze di ufologi. «Sono stato testimone con i miei occhi di un fenomeno che non avevo mai visto in vita mia, neppure quando ero ufficiale dell'Air Force - ha dichiarato Fife Symington alla Cnn - un oggetto a forma romboidale che navigava silenziosamente sopra Squaw Peak, la montagna di Phoenix. Aveva luci enormi. E come le vidi io, le videro in altre migliaia». Secondo glie esperti quelle luci, - che furono anche fotografate - non potevano essere aerei, elicotteri, stelle e neppure riflessi di una qualche natura geofisica. «Non siamo affatto soddisfatti delle non spiegazioni fino a oggi fornite dall'Aeronautica militare - ha aggiunto l'ex governatore nella sua intervista - per questo preferiamo confrontarci tra noi».

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