Fonte : corriere.it
La sonda Rosetta dell'Esa europea ci ha trasmesso stupende immagini di Marte nel suo incontro ravvicinato con il pianeta avvenuto nelle prime ore di domenica. Lo ha sfiorato di appena 240 chilometri di altezza e ciò ha permesso ai vari "occhi elettronici" di cui è dotato il robot cosmico di intervenire studiando l'atmosfera e riprendendo i panorami rossi. La galleria fotografica è affascinante e aiuterà la scienza a indagare i numerosi misteri del vicino corpo celeste. Ma è interessante ricordare che i fotogrammi sono il frutto dello strumento Osiris con una telecamera nata quasi interamente in Italia, all'Università di Padova, sotto la direzione scientifica del professor Cesare Barbieri e la direzione tecnologica del professor Francesco Angrilli, direttore del Cisas, il centro interdisciplinare studi e attività spaziali.
Ora la sonda Rosetta prosegue il suo viaggio proiettandosi verso l'appuntamento con la cometa Churiumov-Gerasimenko previsto per il 2014. Ma prima di allora compirà due avvicinamenti con la Terra perché sfiorandola come ha fatto domenica con Marte trarrà l'energia necessaria per arrivare a destinazione. Questi incontri ravvicinati sono infatti una tecnica di navigazione spaziale (sviluppata negli anni Settanta dalla Nasa con la collaborazione del professor Giuseppe Colombo dell'Università di Padova, purtroppo scomparso prematuramente) che genera una sorta di colpo di fionda capace di rilanciare la sonda verso la meta. Strada facendo Rosetta si avvicinerà anche ai due asteroidi Steins (2008) e Lutetia (2010) indagandoli. A governare le operazioni di transito vicino a Marte al centro Esoc dell'Esa a Darmstad c’era, tra l’altro, l'ingegnere italiano Andrea Accomazzo.
martedì 27 febbraio 2007
lunedì 26 febbraio 2007
UFO & Co. : servi del diavolo ?
Fonte : pravda.ru
Com'e' noto, la maggior parte delle organizzazioni religiose al mondo collega la comparsa di oggetti volanti non identificati all'attivita' del re delle tenebre e ai suoi servi. E cosi' padre Serafino, rappresentante della Chiesa ortodossa russa, nel suo libro intitolato "Ortodossia e religione del futuro" scrive: "Gli UFO non rappresentano altro che un nuovissimo espediente mediatico grazie al quale il diavolo recluta i seguaci del proprio mondo occulto". Anche il commento ufficiale da parte della Chiesa cattolica non si differenzia troppo, dal momento che i suoi rappresentanti a piu' riprese hanno definito gli UFO "un fenomeno demoniaco". Perche'?
I servitori della Chiesa ortodossa in linea di massima non tendono a negare l'esistenza di piu' forme di vita nell'universo. E' da tempo finita l'epoca quando, per affermazioni del genere, si veniva mandati al rogo e, secondo l'opinione dei padri della moderna Chiesa ortodossa, la comparsa di forme di vita non umane nel cosmo e' ritenuta assai possibile. Tuttavia gli UFO rappresentano un caso a parte.
E allora ci chiediamo: perche' gli "omini verdi" non entrano ufficialmente in contatto con noi, limitandosi a farci venire il mal di testa? Perche' gli extraterrestri terrorizzano l'umanita' con sequestri, sacrilegi ed esperienze crudeli? Perche', secondo i racconti dei testimoni oculari, l'operato degli spiriti maligni ricorda da vicino quello degli extraterrestri?
Va pero' detto a questo proposito che tra il fenomeno della cosiddetta "diavoleria" e gli UFO di cose in comune ce ne sono parecchie. Ad esempio, tutti indistintamente i testimoni oculari dell'apparizione degli UFO concordano col fatto che sia le loro navicelle spaziali che gli stessi extraterrestri non hanno ombra, fatto secondo le credenze, caratteristico degli spiriti maligni, facilmente riconoscibili proprio per questa particolarita' quando assumono le sembianze di persone comuni.
Inoltre, l'apparizione dei dischi volanti e' generalmente accompagnata da un odore di zolfo, che come sappiamo, rappresenta l'attributo principale del diavolo. Nei luoghi in cui atterrano i dischi volanti inoltre, tutt'intorno resta erba bruciata e le persone che entrano in contatto con gli extraterrestri ricevono generalmente ustioni di vario tipo. Non e' un mistero che sia proprio il fuoco l'elemento dominante degli abitanti dell'inferno...
Gli spiriti maligni sono in grado di fare la propria comparsa sotto le forme piu' bizzarre, come testimoniano i fatti che stiamo per raccontarvi avvenuti in Russia nelle varie epoche. Ad esempio, nel 1884 nella citta' di Samara, sul Volga, ben 140 persone nell'arco di 10 minuti osservarono come attorno alla chiesa cittadina principale volava, ricoperto di una lana nerastra, un demone bestemmiante dalle sembianze di un maiale.
E fu solo il coraggio di uno dei preti presenti che gli si avvicino' toccandolo con una croce al petto a far si' che la creatura demoniaca si trasformasse in un battibaleno in una nuvola di fumo solforica. Va detto che quel giorno ben sette dei presenti toccati dalla mano del demone, la notte stessa passarono all'altro mondo.
Mentre a Smolensk, nel 1900, durante una processione fece la propria comparsa una specie di maiale peloso dal volto umano e dalla lunga coda biforcuta che fu prontamente catturato dai presenti per poi anch'esso svanire nelle loro mani sotto forma di nuvola di fumo.
Clamoroso anche il fatto avvenuto nel sud della Russia, a Volgodonsk, durante gli anni della guerra civile successiva alla rivoluzione d'ottobre. Sotto gli occhi di 40 pescatori emerse improvvisamente dall'acqua un demone, il quale prese a correre lungo il fiume, come se fosse sulla terraferma, rovesciando tutte le barche sul suo cammino e spaventando a morte i pescatori. Lo stesso essere fece successivamente la propria comparsa in un'altra citta' del sud della Russia, Taganrog, sotto gli occhi di ben 500 testimoni oculari.
Nel giugno del 1989, nella citta' di Habarovsk, nell'Estremo oriente russo, un gruppo di ragazzini fu testimone dell'atterraggio di un UFO, dal quale successivamente fuoriuscirono tre esseri privi di testa, molto simili a robot, i quali dopo aver fatto qualche passo sparirono misteriosamente nel nulla.
Per cio' che riguarda la citta' di Habarovsk, va detto che pressapoco in quello stesso periodo sono avvenuti altri fenomeni decisamente sorprendenti. Ad esempio in un lago nei pressi della citta', alcune persone sostengono di aver visto un uomo fosforescente di dimensioni enormi intento a pescare, mentre altri in un bosco hanno raccontato di aver visto una donna dall'altezza approssimativa di 3 metri dalla testa di cavallo.
Altri ancora sostengono di aver visto un gregge di capre bianche alte 3 metri, mentre un gruppo di scolare giura che di fronte ai loro occhi un grosso gatto bianco e' sceso direttamente dal cielo.
In cosa si differenzia tutto cio' dalle descrizioni "demoniache"? Uomini-maiale, pescatori fosforescenti, donne cavallo, gatti volanti...E' possibile che prima venissero presi per demoni e adesso per extraterrestri? Il giornalista ricercatore Vadim Rostov e' profondamente convinto del fatto che si tratta di apparizioni di forze sconosciute che non hanno nulla a che vedere con gli extraterrestri, individuando pero' i seguenti aspetti comuni:
1) sia gli uni che gli altri fanno la loro comparsa per un breve lasso di tempo, non piu' di un paio di minuti;
2) non lasciano prove materiali inquivocabili a seguito della loro "visita";
3) l'unico effettivo scopo che perseguono e' quello di farsi vedere;
4) scelgono luoghi poco fequentati e sempre di sera;
5) non fanno la loro comparsa in assenza di esseri umani;
6) non si fanno catturare e non restano per comunicare con le autorita' locali, la stampa e le forze dell'ordine;
7) causano diverse disgrazie, tra le quali alla salute degli esseri umani e rappresentano spesso la fonte di un tipo di paura che per lungo tempo non passa.
Che lo si voglia oppure no, il fenomeno esiste. E se da un lato la moltitudine di testimonianze femminili a proposito di regolari rapporti sessuali con gli extraterrestri possono essere il frutto di disturbi psichici, dall'altro le centinaia di migliaia di cadaveri di mucche, pecore, cani e cavalli che vengono regolarmente ritrovati in ogni angolo del mondo non rappresentano di certo allucinazioni.
Con chi allora hanno a che fare gli ufologi? Davvero con "i servi del diavolo" che fuoriescono dagli abissi per fare del male all'umanita'? Oppure si tratta di un qualcosa che ci raggiunge da un mondo parallelo sottoforma di macabre creature ?
Com'e' noto, la maggior parte delle organizzazioni religiose al mondo collega la comparsa di oggetti volanti non identificati all'attivita' del re delle tenebre e ai suoi servi. E cosi' padre Serafino, rappresentante della Chiesa ortodossa russa, nel suo libro intitolato "Ortodossia e religione del futuro" scrive: "Gli UFO non rappresentano altro che un nuovissimo espediente mediatico grazie al quale il diavolo recluta i seguaci del proprio mondo occulto". Anche il commento ufficiale da parte della Chiesa cattolica non si differenzia troppo, dal momento che i suoi rappresentanti a piu' riprese hanno definito gli UFO "un fenomeno demoniaco". Perche'?
I servitori della Chiesa ortodossa in linea di massima non tendono a negare l'esistenza di piu' forme di vita nell'universo. E' da tempo finita l'epoca quando, per affermazioni del genere, si veniva mandati al rogo e, secondo l'opinione dei padri della moderna Chiesa ortodossa, la comparsa di forme di vita non umane nel cosmo e' ritenuta assai possibile. Tuttavia gli UFO rappresentano un caso a parte.
E allora ci chiediamo: perche' gli "omini verdi" non entrano ufficialmente in contatto con noi, limitandosi a farci venire il mal di testa? Perche' gli extraterrestri terrorizzano l'umanita' con sequestri, sacrilegi ed esperienze crudeli? Perche', secondo i racconti dei testimoni oculari, l'operato degli spiriti maligni ricorda da vicino quello degli extraterrestri?
Va pero' detto a questo proposito che tra il fenomeno della cosiddetta "diavoleria" e gli UFO di cose in comune ce ne sono parecchie. Ad esempio, tutti indistintamente i testimoni oculari dell'apparizione degli UFO concordano col fatto che sia le loro navicelle spaziali che gli stessi extraterrestri non hanno ombra, fatto secondo le credenze, caratteristico degli spiriti maligni, facilmente riconoscibili proprio per questa particolarita' quando assumono le sembianze di persone comuni.
Inoltre, l'apparizione dei dischi volanti e' generalmente accompagnata da un odore di zolfo, che come sappiamo, rappresenta l'attributo principale del diavolo. Nei luoghi in cui atterrano i dischi volanti inoltre, tutt'intorno resta erba bruciata e le persone che entrano in contatto con gli extraterrestri ricevono generalmente ustioni di vario tipo. Non e' un mistero che sia proprio il fuoco l'elemento dominante degli abitanti dell'inferno...
Gli spiriti maligni sono in grado di fare la propria comparsa sotto le forme piu' bizzarre, come testimoniano i fatti che stiamo per raccontarvi avvenuti in Russia nelle varie epoche. Ad esempio, nel 1884 nella citta' di Samara, sul Volga, ben 140 persone nell'arco di 10 minuti osservarono come attorno alla chiesa cittadina principale volava, ricoperto di una lana nerastra, un demone bestemmiante dalle sembianze di un maiale.
E fu solo il coraggio di uno dei preti presenti che gli si avvicino' toccandolo con una croce al petto a far si' che la creatura demoniaca si trasformasse in un battibaleno in una nuvola di fumo solforica. Va detto che quel giorno ben sette dei presenti toccati dalla mano del demone, la notte stessa passarono all'altro mondo.
Mentre a Smolensk, nel 1900, durante una processione fece la propria comparsa una specie di maiale peloso dal volto umano e dalla lunga coda biforcuta che fu prontamente catturato dai presenti per poi anch'esso svanire nelle loro mani sotto forma di nuvola di fumo.
Clamoroso anche il fatto avvenuto nel sud della Russia, a Volgodonsk, durante gli anni della guerra civile successiva alla rivoluzione d'ottobre. Sotto gli occhi di 40 pescatori emerse improvvisamente dall'acqua un demone, il quale prese a correre lungo il fiume, come se fosse sulla terraferma, rovesciando tutte le barche sul suo cammino e spaventando a morte i pescatori. Lo stesso essere fece successivamente la propria comparsa in un'altra citta' del sud della Russia, Taganrog, sotto gli occhi di ben 500 testimoni oculari.
Nel giugno del 1989, nella citta' di Habarovsk, nell'Estremo oriente russo, un gruppo di ragazzini fu testimone dell'atterraggio di un UFO, dal quale successivamente fuoriuscirono tre esseri privi di testa, molto simili a robot, i quali dopo aver fatto qualche passo sparirono misteriosamente nel nulla.
Per cio' che riguarda la citta' di Habarovsk, va detto che pressapoco in quello stesso periodo sono avvenuti altri fenomeni decisamente sorprendenti. Ad esempio in un lago nei pressi della citta', alcune persone sostengono di aver visto un uomo fosforescente di dimensioni enormi intento a pescare, mentre altri in un bosco hanno raccontato di aver visto una donna dall'altezza approssimativa di 3 metri dalla testa di cavallo.
Altri ancora sostengono di aver visto un gregge di capre bianche alte 3 metri, mentre un gruppo di scolare giura che di fronte ai loro occhi un grosso gatto bianco e' sceso direttamente dal cielo.
In cosa si differenzia tutto cio' dalle descrizioni "demoniache"? Uomini-maiale, pescatori fosforescenti, donne cavallo, gatti volanti...E' possibile che prima venissero presi per demoni e adesso per extraterrestri? Il giornalista ricercatore Vadim Rostov e' profondamente convinto del fatto che si tratta di apparizioni di forze sconosciute che non hanno nulla a che vedere con gli extraterrestri, individuando pero' i seguenti aspetti comuni:
1) sia gli uni che gli altri fanno la loro comparsa per un breve lasso di tempo, non piu' di un paio di minuti;
2) non lasciano prove materiali inquivocabili a seguito della loro "visita";
3) l'unico effettivo scopo che perseguono e' quello di farsi vedere;
4) scelgono luoghi poco fequentati e sempre di sera;
5) non fanno la loro comparsa in assenza di esseri umani;
6) non si fanno catturare e non restano per comunicare con le autorita' locali, la stampa e le forze dell'ordine;
7) causano diverse disgrazie, tra le quali alla salute degli esseri umani e rappresentano spesso la fonte di un tipo di paura che per lungo tempo non passa.
Che lo si voglia oppure no, il fenomeno esiste. E se da un lato la moltitudine di testimonianze femminili a proposito di regolari rapporti sessuali con gli extraterrestri possono essere il frutto di disturbi psichici, dall'altro le centinaia di migliaia di cadaveri di mucche, pecore, cani e cavalli che vengono regolarmente ritrovati in ogni angolo del mondo non rappresentano di certo allucinazioni.
Con chi allora hanno a che fare gli ufologi? Davvero con "i servi del diavolo" che fuoriescono dagli abissi per fare del male all'umanita'? Oppure si tratta di un qualcosa che ci raggiunge da un mondo parallelo sottoforma di macabre creature ?
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ufo
venerdì 16 febbraio 2007
Il mistero del corpo celeste caduto in Tunguska nel 1908
Fonte : pravda.ru
Il mistero del corpo celeste abbattutosi nella taiga della Siberia orientale una mattina dell'ormai lontano 30 giugno 1908 e che provoco' la completa distruzione di oltre 2000 chilometri quadrati di boschi, praticamente gia' da un secolo turba gli animi degli scienziati.
Sinora nemmeno una delle decine di ipotesi formulate a proposito di quanto accaduto e' stata ufficialmente riconosciuta come l'autentica verita' e in questi giorni l'ennesima versione dei fatti e' stata fornita da un gruppo di scienziati russi della citta' di Krasnojarsk, i quali sostengono che la presunta "meteorite" in realta' non era altro che una cometa ghiacciata formata da acqua e carbonio.
In particolare il fisico Ghennadij Bybin, il quale da piu' di 30 anni studia il fenomeno in questione, ha esposto la propria tesi basandosi sugli studi effettuati a suo tempo da Leonid Kulik, il primo scienziato che si e' occupato dello studio del luogo in cui e' caduto il misterioso oggetto.
All'epoca Kulik trovo' nel luogo della caduta una strana sostanza a forma di ghiaccio, alla quale pero' non dette troppa importanza, dal momento che stava cercando ben altre cose. Tuttavia e' emerso che questo blocco di ghiaccio pressato contenente gas combustibili e ritrovato a 20 anni di distanza dall'esplosione, non rappresenta una sostanza eterneamente ghiacciata, come si e' pensato finora, bensi' la prova, come sostiene Bybin, che la teoria della cometa ghiacciata e' esatta.
Per la cometa, abbattutasi sul nostro pianeta a seguito di uno scontro nel cosmo sotto forma di una moltitudine di pezzi, la Terra non ha rappresentato altro che una padella rovente a contatto della quale il ghiaccio si e' rapidamente sciolto per poi esplodere.
Adesso questa versione dell'accaduto sostenuta da Byblin e' stata pubblicata e sottoposta di conseguenza ad una seria analisi. Da parte sua lo scienziato in questione spera vivamente che la teoria da lui stesso esposta sia l'ultima e la definitiva a proposito del mistero di Tunguska, tanto piu' che il 30 giugno del prossimo anno ricorrera' il primo centenario della caduta del misterioso oggetto nella taiga siberiana.
A questo proposito, in periodi diversi, sono state esposte una moltitudine di teorie nel tentativo di dare una spiegazione reale di cio' che effettivamente avvenne quella mattina del 30 giugno 1908 sul territorio della Siberia orientale. Secondo quanto raccontato da molti testimoni oculari dell'avvenimento, nel cielo era stata notata un'enorme palla di fuoco accompagnata da effetti sonori e di luce.
Ne segui' l'impatto col suolo terrestre e la conseguente terribile esplosione, udita su di una superficie superiore al milione di metri quadri e dalla devastante potenza pari a quella ipotetica di duemila delle bombe atomiche che gli americani sganciarono nell'agosto del 1945 su Hiroshima e Nagasaki.
Le prime ricerche a proposito del misterioso fenomeno di Tunguska, vennero condotte solamente all'inizio degli anni '20 dello scorso secolo da parte di quattro speciali commissioni inviate sul luogo dell'accaduto, organizzate dall'Accademia delle Scienze dell'URSS e guidate da Leonid Kulik.
Da allora ad oggi, sono state esposte piu' di cento ipotesi fantastiche nel tentativo di dare una spiegazione logica all'accaduto, ipotesi che vanno dall'esplosione di gas metano alla caduta nella taiga siberiana di una navicella extraterrestre.
Non molto prima dell'esposizione della teoria da parte dello scienziato russo Bybin, si era espresso a proposito un gruppo di scienziati italiani, secondo i quali la meteorite di Tunguska non era altro che un asteroide dalla consistenza assai poco compatta, fattore che, al contatto con l'atmosfera terrestre ne provoco' il surriscaldamento e la relativa esplosione.
Non va dimenticato pero' il fatto che gli stessi scienziati italiani hanno ammesso di essere sicuri della tesi da loro fornita solamente all'80%. Ecco perche' le ricerche in grado di dare una risposta definitiva al mistero di Tunguska continuano ad andare avanti.
Il mistero del corpo celeste abbattutosi nella taiga della Siberia orientale una mattina dell'ormai lontano 30 giugno 1908 e che provoco' la completa distruzione di oltre 2000 chilometri quadrati di boschi, praticamente gia' da un secolo turba gli animi degli scienziati.
Sinora nemmeno una delle decine di ipotesi formulate a proposito di quanto accaduto e' stata ufficialmente riconosciuta come l'autentica verita' e in questi giorni l'ennesima versione dei fatti e' stata fornita da un gruppo di scienziati russi della citta' di Krasnojarsk, i quali sostengono che la presunta "meteorite" in realta' non era altro che una cometa ghiacciata formata da acqua e carbonio.
In particolare il fisico Ghennadij Bybin, il quale da piu' di 30 anni studia il fenomeno in questione, ha esposto la propria tesi basandosi sugli studi effettuati a suo tempo da Leonid Kulik, il primo scienziato che si e' occupato dello studio del luogo in cui e' caduto il misterioso oggetto.
All'epoca Kulik trovo' nel luogo della caduta una strana sostanza a forma di ghiaccio, alla quale pero' non dette troppa importanza, dal momento che stava cercando ben altre cose. Tuttavia e' emerso che questo blocco di ghiaccio pressato contenente gas combustibili e ritrovato a 20 anni di distanza dall'esplosione, non rappresenta una sostanza eterneamente ghiacciata, come si e' pensato finora, bensi' la prova, come sostiene Bybin, che la teoria della cometa ghiacciata e' esatta.
Per la cometa, abbattutasi sul nostro pianeta a seguito di uno scontro nel cosmo sotto forma di una moltitudine di pezzi, la Terra non ha rappresentato altro che una padella rovente a contatto della quale il ghiaccio si e' rapidamente sciolto per poi esplodere.
Adesso questa versione dell'accaduto sostenuta da Byblin e' stata pubblicata e sottoposta di conseguenza ad una seria analisi. Da parte sua lo scienziato in questione spera vivamente che la teoria da lui stesso esposta sia l'ultima e la definitiva a proposito del mistero di Tunguska, tanto piu' che il 30 giugno del prossimo anno ricorrera' il primo centenario della caduta del misterioso oggetto nella taiga siberiana.
A questo proposito, in periodi diversi, sono state esposte una moltitudine di teorie nel tentativo di dare una spiegazione reale di cio' che effettivamente avvenne quella mattina del 30 giugno 1908 sul territorio della Siberia orientale. Secondo quanto raccontato da molti testimoni oculari dell'avvenimento, nel cielo era stata notata un'enorme palla di fuoco accompagnata da effetti sonori e di luce.
Ne segui' l'impatto col suolo terrestre e la conseguente terribile esplosione, udita su di una superficie superiore al milione di metri quadri e dalla devastante potenza pari a quella ipotetica di duemila delle bombe atomiche che gli americani sganciarono nell'agosto del 1945 su Hiroshima e Nagasaki.
Le prime ricerche a proposito del misterioso fenomeno di Tunguska, vennero condotte solamente all'inizio degli anni '20 dello scorso secolo da parte di quattro speciali commissioni inviate sul luogo dell'accaduto, organizzate dall'Accademia delle Scienze dell'URSS e guidate da Leonid Kulik.
Da allora ad oggi, sono state esposte piu' di cento ipotesi fantastiche nel tentativo di dare una spiegazione logica all'accaduto, ipotesi che vanno dall'esplosione di gas metano alla caduta nella taiga siberiana di una navicella extraterrestre.
Non molto prima dell'esposizione della teoria da parte dello scienziato russo Bybin, si era espresso a proposito un gruppo di scienziati italiani, secondo i quali la meteorite di Tunguska non era altro che un asteroide dalla consistenza assai poco compatta, fattore che, al contatto con l'atmosfera terrestre ne provoco' il surriscaldamento e la relativa esplosione.
Non va dimenticato pero' il fatto che gli stessi scienziati italiani hanno ammesso di essere sicuri della tesi da loro fornita solamente all'80%. Ecco perche' le ricerche in grado di dare una risposta definitiva al mistero di Tunguska continuano ad andare avanti.
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scienza
Pescato nel Mare di Azov un pesce dal volto umano
Fonte : pravda.ru
Due settimane fa, in seguito ad una forte tempesta, alcuni pescatori di un villaggio della provincia di Rostov hanno tirato fuori dalle acque del Mare di Azov un misterioso pesce di due metri dalle forme simili a quelle di uno squalo ma dalle sembianze umane che emetteva strani suoni.
Inizialmente i pescatori hanno creduto di aver pescato un alieno per cui hanno deciso di fotografare il mostro grazie ad un telefono cellulare, immagini che poi hanno ben presto fatto il giro del paese in cui vivono i pescatori autori dell'insolito episodio. Dalle immagini scattate si vedono nettamente la testa, molto simile a quella di un essere umano, il corpo, che splende come se fosse stato spalmato per mezzo di una sostanza grassa o di cera, e la lunga coda. La lunghezza del misterioso essere pescato si aggirava intorno ai due metri per un peso superiore ai 100 chilogrammi.
Tuttavia gli ufologi e gli scienziati della zona hanno dovuto constatare, con loro grande rammarico, che i pescatori autori dell'insolita pesca non si sono per niente spaventati, tant'e' che hanno comunemente deciso di friggere l'insolito pesce, asserendo poi che una carne cosi' buona non l'avevano mai provata in vita loro.
Da parte sua, il presidente dell'associazione per i fenomeni anomali di Rostov, Andrej Gorodovoj, dopo aver osservato le immagini scattate al cellulare dai pescatori, e' giunto alla conclusione che si trattasse di un essere anomalo, anche se ben difficilmente avrebbe potuto essere definito come una qualche forma di vita extraterrestre. Gorodovoj ha altresi' escluso la possibilita' che si trattasse di una sirena, sebbene a questo proposito va detto che, come confermato dallo stesso Gorodovoj, da tempo circolano leggende sulla presenza di sirene nelle acque del Mare di Azov, sebbene gli stessi ufologi dell'associazione non neghino a priori la possibilita' di altre forme di vita nelle acque del mare in questione.
Invece il vicedirettore dello zoo di Rostov, Alexander Lipkovic, ha deciso di contattare alcuni ittiologi della zona, i quali sono giunti alla conclusione che si sarebbe trattato di un essere molto simile ad uno storione. "Sinceramente non ho mai visto una cosa come questa in vita mia", e' stato il commento di Lipkovic.
Due settimane fa, in seguito ad una forte tempesta, alcuni pescatori di un villaggio della provincia di Rostov hanno tirato fuori dalle acque del Mare di Azov un misterioso pesce di due metri dalle forme simili a quelle di uno squalo ma dalle sembianze umane che emetteva strani suoni.
Inizialmente i pescatori hanno creduto di aver pescato un alieno per cui hanno deciso di fotografare il mostro grazie ad un telefono cellulare, immagini che poi hanno ben presto fatto il giro del paese in cui vivono i pescatori autori dell'insolito episodio. Dalle immagini scattate si vedono nettamente la testa, molto simile a quella di un essere umano, il corpo, che splende come se fosse stato spalmato per mezzo di una sostanza grassa o di cera, e la lunga coda. La lunghezza del misterioso essere pescato si aggirava intorno ai due metri per un peso superiore ai 100 chilogrammi.
Tuttavia gli ufologi e gli scienziati della zona hanno dovuto constatare, con loro grande rammarico, che i pescatori autori dell'insolita pesca non si sono per niente spaventati, tant'e' che hanno comunemente deciso di friggere l'insolito pesce, asserendo poi che una carne cosi' buona non l'avevano mai provata in vita loro.
Da parte sua, il presidente dell'associazione per i fenomeni anomali di Rostov, Andrej Gorodovoj, dopo aver osservato le immagini scattate al cellulare dai pescatori, e' giunto alla conclusione che si trattasse di un essere anomalo, anche se ben difficilmente avrebbe potuto essere definito come una qualche forma di vita extraterrestre. Gorodovoj ha altresi' escluso la possibilita' che si trattasse di una sirena, sebbene a questo proposito va detto che, come confermato dallo stesso Gorodovoj, da tempo circolano leggende sulla presenza di sirene nelle acque del Mare di Azov, sebbene gli stessi ufologi dell'associazione non neghino a priori la possibilita' di altre forme di vita nelle acque del mare in questione.
Invece il vicedirettore dello zoo di Rostov, Alexander Lipkovic, ha deciso di contattare alcuni ittiologi della zona, i quali sono giunti alla conclusione che si sarebbe trattato di un essere molto simile ad uno storione. "Sinceramente non ho mai visto una cosa come questa in vita mia", e' stato il commento di Lipkovic.
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scienza
mercoledì 7 febbraio 2007
Neve arancione in Siberia , non è nociva !
Fonte : pravda.ru
La neve di color arancione caduta in questi giorni in tre regioni della Siberia occidentale, non contiene sostanze nocive per la salute e la vita delle popolazioni colpite dall'anomalo fenomeno.
A questa conclusione sono giunti gli specialisti del ministero dell'Emergenza russo, " i quali dopo un'analisi di alcuni campioni della neve in questione hanno stabilito che i fiocchi di neve di color arancione caduti in questi giorni in alcune zone delle provincie di Omsk, Tomsk, e successivamente Tiumen, non contengono sostanze chimiche, tossiche o radioattive", ha dichiarato il portavoce del ministero dell'Emergenza di Omsk Viktor Belzov, aggiungendo che l'analisi dell'insolita neve e' stata effettuata in diversi laboratori delle citta' siberiane di Novosibirsk, Omsk e Tomsk.
Gli specialisti hanno stabilito che la neve caduta nelle tre zone siberiane la notte del 31 gennaio, ha assunto sfumature giallastre ed arancioni a causa dell'alto concentrato di ferro, sebbene siano giunti alla conclusione che sia ancora presto per stabilire le cause effettive della caduta di fiocchi di neve di un colore cosi' insolito.
"Gli specialisti hanno stabilito che le sostanze contenute nei fiocchi di neve esaminati non sono tossiche e che la concentrazione di ferro in esse contenute e' di quattro volte superiore alla media", ha inoltre affermato Belzov. "I campioni gia' esaminati, sono stati inviati a Mosca e Krasnojarsk per un'ulteriore e piu' approfondita analisi al fine di stabilirne l'esatta composizione", ha aggiunto il portavoce del ministero dell'Emergenza della sezione di Omsk.
Una delle ipotesi ventilate all'inizio, al fine di dare una spiegazione all'anomalo fenomeno, consisteva nel fatto che si trattasse di scorie industriali fuoriuscite, frutto di un'avaria avvenuta in un qualche stabilimento industriale del vicino Kazhakstan. A smentire questa questa possibilita' ci ha pero' pensato il vicepresidente del controllo ambientale del Kazakhstan Kenes Temirhanov, il quale ha dichiarato: "E' fuori di dubbio il fatto che la caduta di fiocchi di neve di color arancione in alcune regioni della Siberia occidentale sia collegata ad un' avaria avvenuta all'interno di uno dei nostri stabilimenti industrali. Da parte nostra effettuiamo giornalmente un monitoraggio di tutte le nostre aziende e, in caso di avaria, le informazioni a proposito vengono trasmesse automaticamente anche al ministero dell'Emergenza della Federazione Russa".
Ricordiamo che la notte del 31 gennaio, dapprima nella provincia di Omsk e successivamente in quella delle vicine Tomsk e Tiumen, erano caduti fiocchi di neve che avevano assunto sfumature che svariavano dal giallo chiaro all'arancione e che presentavano macchie oleose, dall'odore simile a quello della muffa. Nella sola provincia di Omsk, la prima interessata dall'anomalo fenomeno, l'insolita neve era caduta su di una superficie complessiva di circa 1500 metri quadri popolata da circa 27.000 persone.
La neve di color arancione caduta in questi giorni in tre regioni della Siberia occidentale, non contiene sostanze nocive per la salute e la vita delle popolazioni colpite dall'anomalo fenomeno.
A questa conclusione sono giunti gli specialisti del ministero dell'Emergenza russo, " i quali dopo un'analisi di alcuni campioni della neve in questione hanno stabilito che i fiocchi di neve di color arancione caduti in questi giorni in alcune zone delle provincie di Omsk, Tomsk, e successivamente Tiumen, non contengono sostanze chimiche, tossiche o radioattive", ha dichiarato il portavoce del ministero dell'Emergenza di Omsk Viktor Belzov, aggiungendo che l'analisi dell'insolita neve e' stata effettuata in diversi laboratori delle citta' siberiane di Novosibirsk, Omsk e Tomsk.
Gli specialisti hanno stabilito che la neve caduta nelle tre zone siberiane la notte del 31 gennaio, ha assunto sfumature giallastre ed arancioni a causa dell'alto concentrato di ferro, sebbene siano giunti alla conclusione che sia ancora presto per stabilire le cause effettive della caduta di fiocchi di neve di un colore cosi' insolito.
"Gli specialisti hanno stabilito che le sostanze contenute nei fiocchi di neve esaminati non sono tossiche e che la concentrazione di ferro in esse contenute e' di quattro volte superiore alla media", ha inoltre affermato Belzov. "I campioni gia' esaminati, sono stati inviati a Mosca e Krasnojarsk per un'ulteriore e piu' approfondita analisi al fine di stabilirne l'esatta composizione", ha aggiunto il portavoce del ministero dell'Emergenza della sezione di Omsk.
Una delle ipotesi ventilate all'inizio, al fine di dare una spiegazione all'anomalo fenomeno, consisteva nel fatto che si trattasse di scorie industriali fuoriuscite, frutto di un'avaria avvenuta in un qualche stabilimento industriale del vicino Kazhakstan. A smentire questa questa possibilita' ci ha pero' pensato il vicepresidente del controllo ambientale del Kazakhstan Kenes Temirhanov, il quale ha dichiarato: "E' fuori di dubbio il fatto che la caduta di fiocchi di neve di color arancione in alcune regioni della Siberia occidentale sia collegata ad un' avaria avvenuta all'interno di uno dei nostri stabilimenti industrali. Da parte nostra effettuiamo giornalmente un monitoraggio di tutte le nostre aziende e, in caso di avaria, le informazioni a proposito vengono trasmesse automaticamente anche al ministero dell'Emergenza della Federazione Russa".
Ricordiamo che la notte del 31 gennaio, dapprima nella provincia di Omsk e successivamente in quella delle vicine Tomsk e Tiumen, erano caduti fiocchi di neve che avevano assunto sfumature che svariavano dal giallo chiaro all'arancione e che presentavano macchie oleose, dall'odore simile a quello della muffa. Nella sola provincia di Omsk, la prima interessata dall'anomalo fenomeno, l'insolita neve era caduta su di una superficie complessiva di circa 1500 metri quadri popolata da circa 27.000 persone.
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scienza
Mosca : 24enne riprende UFO con videocamera
Fonte : pravda.ru
Yurij Senkin, 24enne moscovita residente in un quartiere chiamato Krasnogvardieiskij, situato nella zona meridionale di Mosca, e' stato testimone oculare la sera del 5 febbraio della comparsa di un misterioso oggetto volante fosforescente nei cieli della capitale direttamente dalla finestra dell'appartamento in cui vive.
Secondo quanto raccontato da Yurij, non si tratta della prima volta che il ragazzo assiste personalmente alla comparsa di dischi volanti; il fatto e' che in precedenza cio' avveniva sempre di mattina, prima dell'alba, motivo per il quale Yurij non ha mai fatto in tempo a riprenderli con la sua videocamera.
Il misterioso oggetto volante fissato sulla videocamera dal testimone ad una distanza approssimativa di un chilometro, cambiava continuamente e repentinamente traiettoria e con il suo avvicinarsi aumentava altresi' l'intensita' del suo bagliore. Tutto cio', secondo quanto raccontato successivamente da Yurij, e' durato in tutto all'incirca cinque minuti, dopo che l'UFO e' improvvisamente scomparso.
A tale proposito, Yurij ha altresi' tenuto a sottolineare che fenomeni simili li ha gia' osservati, e abbastanza spesso, in prossimita' dell'aeroporto moscovita "Domodedovo", aggiungendo inoltre di non aver alcun dubbio sul fatto che l'oggetto volante da lui immortalato con la videocamera fosse proprio un UFO.
In precedenza, e piu' esattamente il 24 gennaio, sempre nella capitale russa si era verificato un altro avvistamento di ben tre oggetti volanti, fatto al quale il giorno successivo era stato dato ampio risalto su un canale televisivo moscovita privato nel corso della trasmissione "Le nostre notizie".
Quella sera infatti furono molti i moscoviti a telefonare in diretta per confermare di avere visto con i propri occhi tre oggetti volanti fosforescenti di color arancione, uno dei quali di forma quadrata con un cerchio all'interno.
Yurij Senkin, 24enne moscovita residente in un quartiere chiamato Krasnogvardieiskij, situato nella zona meridionale di Mosca, e' stato testimone oculare la sera del 5 febbraio della comparsa di un misterioso oggetto volante fosforescente nei cieli della capitale direttamente dalla finestra dell'appartamento in cui vive.
Secondo quanto raccontato da Yurij, non si tratta della prima volta che il ragazzo assiste personalmente alla comparsa di dischi volanti; il fatto e' che in precedenza cio' avveniva sempre di mattina, prima dell'alba, motivo per il quale Yurij non ha mai fatto in tempo a riprenderli con la sua videocamera.
Il misterioso oggetto volante fissato sulla videocamera dal testimone ad una distanza approssimativa di un chilometro, cambiava continuamente e repentinamente traiettoria e con il suo avvicinarsi aumentava altresi' l'intensita' del suo bagliore. Tutto cio', secondo quanto raccontato successivamente da Yurij, e' durato in tutto all'incirca cinque minuti, dopo che l'UFO e' improvvisamente scomparso.
A tale proposito, Yurij ha altresi' tenuto a sottolineare che fenomeni simili li ha gia' osservati, e abbastanza spesso, in prossimita' dell'aeroporto moscovita "Domodedovo", aggiungendo inoltre di non aver alcun dubbio sul fatto che l'oggetto volante da lui immortalato con la videocamera fosse proprio un UFO.
In precedenza, e piu' esattamente il 24 gennaio, sempre nella capitale russa si era verificato un altro avvistamento di ben tre oggetti volanti, fatto al quale il giorno successivo era stato dato ampio risalto su un canale televisivo moscovita privato nel corso della trasmissione "Le nostre notizie".
Quella sera infatti furono molti i moscoviti a telefonare in diretta per confermare di avere visto con i propri occhi tre oggetti volanti fosforescenti di color arancione, uno dei quali di forma quadrata con un cerchio all'interno.
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venerdì 2 febbraio 2007
Mothman "l'uomofalena" : uccello della Virginia Occidentale
Fonte : pravda.ru
Apparso nel 1966, nella rivista "Rying Saucer Review", questo articolo del giornalista John Keel racconta le prime apparizioni del "MOTHMAN" nella letteratura ufologica. La storia del "MOTHMAN" e' alla frontiera tra l'ufologia "classica" e le inchieste fortiane dell'improbabile.
Questo articolo che a realmente un valore culturale e storico, precederа' il libro che John Keel pubblicherа' qualche anno piu' tardi, e contiene giа tutta la "mitologia" del "MOTHMAN" che va a impregnare la cultura americana per lungo tempo (nel 2001 esce il film "The Mothman Prophecies") adattato dal libro di Keel.
Gli avvenimenti di Point Pleasant cosi come sono rapportati da John Keel restano per lo meno molto bizzarri! Si tratta semplicemente dell'entusiasmo e dell'immaginazione dei testimoni? Personalmente non lo credo: sicuramente qualche cosa d'anormale e' successo all'epoca, la qui origine reale si e' probabilmente persa e alterata, per lasciare il posto al mito del "MOTHMAN".
Nel 1966 una nuova creatura misteriosa ha fatto la sua apparizione presso la piccola cittadina di Point Pleasant, situata a 320 km a Ovest della regione dove fu osservato il celebre "Mostro di Flatwoods" nel 1952. Dotato di ali - e questo lo differenzia del suo cugino di Flatwoods - il mostro di Poin Pleasant sembra capace di inseguire un'automobile che viaggia a oltre 150 km/h, senza nemmeno dover battere le ali! Nella regione, l'hanno soppranominato "l'uccello", ma, ovunque i giornalisti l'hanno immediatamente ribattezzato "Mothman": cioe' "l'uomofalena".
Indipendentemente dalla sua natura, questo "uccello" ha giа terrorizzato molti e rimane un enigma per la maggior parte degli scienziati, siano essi biologi od ornitologi. Dal dicembre 1966, mi sono recato cinque volte a Point Pleasant e ho intervistato approfonditamente numerosi testimoni. Le loro vite sono a volte radicalmente cambiate dalla loro esperienza terribile con "l'uomo falena".
Apparso nel 1966, nella rivista "Rying Saucer Review", questo articolo del giornalista John Keel racconta le prime apparizioni del "MOTHMAN" nella letteratura ufologica. La storia del "MOTHMAN" e' alla frontiera tra l'ufologia "classica" e le inchieste fortiane dell'improbabile.
Questo articolo che a realmente un valore culturale e storico, precederа' il libro che John Keel pubblicherа' qualche anno piu' tardi, e contiene giа tutta la "mitologia" del "MOTHMAN" che va a impregnare la cultura americana per lungo tempo (nel 2001 esce il film "The Mothman Prophecies") adattato dal libro di Keel.
Gli avvenimenti di Point Pleasant cosi come sono rapportati da John Keel restano per lo meno molto bizzarri! Si tratta semplicemente dell'entusiasmo e dell'immaginazione dei testimoni? Personalmente non lo credo: sicuramente qualche cosa d'anormale e' successo all'epoca, la qui origine reale si e' probabilmente persa e alterata, per lasciare il posto al mito del "MOTHMAN".
Nel 1966 una nuova creatura misteriosa ha fatto la sua apparizione presso la piccola cittadina di Point Pleasant, situata a 320 km a Ovest della regione dove fu osservato il celebre "Mostro di Flatwoods" nel 1952. Dotato di ali - e questo lo differenzia del suo cugino di Flatwoods - il mostro di Poin Pleasant sembra capace di inseguire un'automobile che viaggia a oltre 150 km/h, senza nemmeno dover battere le ali! Nella regione, l'hanno soppranominato "l'uccello", ma, ovunque i giornalisti l'hanno immediatamente ribattezzato "Mothman": cioe' "l'uomofalena".
Indipendentemente dalla sua natura, questo "uccello" ha giа terrorizzato molti e rimane un enigma per la maggior parte degli scienziati, siano essi biologi od ornitologi. Dal dicembre 1966, mi sono recato cinque volte a Point Pleasant e ho intervistato approfonditamente numerosi testimoni. Le loro vite sono a volte radicalmente cambiate dalla loro esperienza terribile con "l'uomo falena".
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