domenica 15 aprile 2007

Dopo 50 anni risolto il mistero della galassia M106

Fonte : pravda.ru

Nell'arco di molti decenni gli astronomi di tutto il mondo si sono scervellati per riuscire a capire in che modo si sono formate due braccia stellari invisibili all'occhio umano nella galassia a spirale M106. Per scoprire il mistero gli scienziati hanno confrontato i dati ottenuti da osservazioni effettuate con quattro diversi telescopi.

Scoperta nel 1781, la galassia a spirale M106 rappresenta un'isola a se' stante nel cielo della costellazione dei Cani da Caccia e si trova a circa 25 milioni di anni luce di distanza dalla Terra. La caratteristica principale di questa galassia viene considerata il paio di braccia a spirale che si sporgono dal centro della galassia stessa verso la periferia di ammassamento di gas interstellare.
Queste due braccia per lungo tempo hanno rappresentato un vero e proprio mistero per gli astronomi di tutto il mondo, ma dopo aver analizzato i dati ottenuti dalle osservazioni effettuate con quattro diversi telescopi, gli astronomi dell'Universita' dello stato americano del Maryland pare siano finalmente riusciti a svelarlo. Nell'occasione gli scienziati americani hanno utilizzato le capacita' uniche degli osservatori a raggi X Chandra (NASA) e XMM-Newton (ESA), nonche' i telescopi cosmici Spitzer e Hubble (NASA).
Sulle immagini ottenute appaiono evidenti le due braccia che si dilungano partendo dal nucleo della galassia. "Queste braccia si trovano in balia di stelle giovani e sfolgoranti, le quali ne illuminano i gas nella loro periferia, mentre in base alle osservazioni a raggi X effettuate 45 anni fa si vedevano due ulteriori braccia invisibili all'occhio umano situate tra le braccia principali", racconta Andrew Wilson, uno degli scienziati appartenenti al gruppo che ha effettuato la ricerca.
Gli scienziati sbalorditi, hanno definito questo fenomeno "braccia anomale". In un primo tempo si riteneva che esse si fossero formate da flussi di particelle emanate dal cosiddetto "buco nero", sebbene in seguito questa teoria venne smentita. E, come e' stato recentemente stabilito, le "braccia fantasma", frutto di un disco galattico, si appiattiscono sotto l'influsso del gas surriscaldato.
Il disco galattico rappresenta un sottosistema sottile a base di gas stellare nel quale viene concentrato quasi tutto il gas interstellare nonche' le stelle giovani, le quali a loro volta ruotano attorno al centro della galassia in orbite dalle eguali sottili superifici. Oltre a risolvere il mistero rappresentato dalle "braccia galattiche anomale", le osservazioni effettuate dagli astronomi del Maryland permettono inoltre di valutare l'energia delle particelle e misurarne la loro interrelazione con buco nero situato al centro della galassia M106.

Ufologi di Ekaterinburg scoprono un caso di Poltergeist attivo

Fonte : pravda.ru

Un gruppo di ufologi di Ekaterinburg appartenenti al centro di ricerche "Uran", e' appena rientrato dalla regione siberiana di Kurgan nella quale ha scoperto un caso di Poltergeist attivo.

Come dichiarato al rientro della missione da parte del coordinatore della sezione di Ekaterinburg del gruppo di ricerche ufologiche "Uran" Aleksej Komanev, si tratta della prima scoperta effettivamente interessante che il gruppo di ufologi degli Urali e' riuscito a fare nel corso del 2007.
"Al momento non siamo intenzionati a rendere pubblico il nome del luogo esatto nel quale abbiamo scoperto tracce di Poltergeist attivo, dal momento che abbiamo intenzione di ritornarci per un'analisi piu' dettagliata del fenomeno. Nel corso della missione da noi appena effettuata, abbiamo studiato una casa all'interno della quale avvenivano diversi fenomeni inspiegabili, riuscendo inoltre a fissarne le tracce e a colloquiare con diversi testimoni", ha affermato Aleksej Komanev.
L'ufologo russo ha inoltre aggiunto che nell'immediato futuro i suoi colleghi di Ekaterinburg sono intenzionati a studiare diversi luoghi simili a quello appena visitato nella regione di Kurgan, uno dei quali si trova in pieno centro di Ekaterinburg ed un altro nel Kazhakstan. Tutti i dati che verranno raccolti nel corso di queste ricerche fungeranno da base per la compilazione di una originale mappa sulla quale i ricercatori del gruppo "Uran" fisseranno tutti i luoghi anomali in Russia e nelle ex repubbliche sovietiche nei quali sono stati registrati casi di Poltergeist.
Ricordiamo che il termine "Poltergeist" viene oggigiorno utilizzato per descrivere tutti i fenomeni anomali quali lo spostamento di oggetti, il rompersi di piatti, lo sbattere di porte, ma anche voci e rumori non riconducibili ad azione umana ne' a fenomeno naturale.

lunedì 9 aprile 2007

Fiume Tunguska : scienziati russi trovano lettera dei marziani

Fonte : pravda.ru

Nei pressi del fiume Podkamennaja Tunguska, la zona della tiga siberiana nella quale nel lontano 1908 cadde un tuttora misterioso corpo celeste, un gruppo di ricercatori della citta' di Krasnojarsk ha scoperto alcune tavolozze al quarzo sulla superficie delle quali sono incise misteriose scritture che, si presuppone, siano state effettuate tecnologicamente con l'impiego di plasma.
Secondo quanto dichiarato a proposito da parte del presidente del "Fondo cosmico del fenomeno di Tunguska" Yurij Lavbin, le tavolozze ritrovate sono state sottoposte ad accurate analisi sia a Karsnojarsk che a Mosca. Dai risultati delle analisi effettuate dagli specialisti russi e' emerso che il quarzo impiegato contiene una lega di sostanze cosmiche inesistenti sul nostro pianeta. Le ricerche inoltre hanno confermato che le tavolozze sono di origine artefatta, dal momento che alcune di loro sono formate da diversi strati su ognuno dei quali sono stati incisi segni di un alfabeto sconosciuto.
Lavbin sostiene che le tavolozze al quarzo ritrovate non rappresentino altro che i frammenti di un contenitore informativo inviato sul nostro pianeta da una civilta' extraterrestre e successivamente esploso a causa di un infelice atterraggio sulla Terra. Nei confronti delle tavolozze scoperte dai ricercatori di Krasnojarsk hanno gia' rivolto la propria attenzione scienziati americani, inglesi, francesi e tedeschi.